TARI, occhio alle scadenze | Se non la paghi o lo fai in ritardo ti conviene scappare dall’Italia: ti prelevano i soldi dal conto
Controlla bene le scadenze della TARI, perché se fai un po’ di ritardo rischi multe salatissime: ecco cosa rischi.
La tassa sui rifiuti (TARI) è una di quelle imposte che tocca la quotidianità di chiunque viva o gestisca un immobile. Il suo scopo è chiaro: finanziare i servizi di raccolta e smaltimento della spazzatura, garantendo che le nostre città rimangano pulite e ben gestite.
Che tu sia proprietario di una casa, affittuario di un appartamento o gestore di un’attività commerciale, la TARI è un impegno con cui, volenti o nolenti, ci troviamo a fare i conti. Tuttavia, tra scadenze e regole variabili da comune a comune, spesso ci si può sentire disorientati.
Ogni amministrazione locale, infatti, stabilisce in autonomia le scadenze e le modalità di pagamento. Questo significa che le date possono cambiare anche tra comuni vicini, generando qualche mal di testa per chi deve tenere traccia dei pagamenti.
Ecco perché è sempre una buona idea controllare il calendario del proprio Comune di residenza: rimanere aggiornati è il modo migliore per evitare sorprese e fastidi inutili.
Chi paga la TARI e quando
Ma chi deve pagare la TARI? In poche parole, chiunque abbia un immobile che produce rifiuti. Quindi, se possiedi, affitti o utilizzi un locale abitativo o commerciale, sei tenuto a contribuire. Ci sono però eccezioni importanti: le case disabitate, prive di utenze e arredi, non devono pagare. È una regola pensata per chi possiede proprietà inutilizzate o case vacanze e non vuole ulteriori costi.
Quando si tratta di tasse, nessuno vuole ritardi o problemi. Non pagare la TARI, però, non porta a un prelievo diretto dal conto corrente, come temono in molti, ma può comunque causare qualche grattacapo. Se non si rispettano le scadenze, si rischiano sanzioni che variano a seconda del ritardo accumulato. Non è un sistema punitivo, ma un modo per spingere le persone a essere puntuali e non lasciare arretrati.
Le sanzioni per chi dimentica di pagare la TARI
Se dimentichi di pagare la TARI, non è la fine del mondo, ma è meglio rimediare in fretta. Esiste un meccanismo di “ravvedimento operoso” che consente di mettersi in regola pagando una sanzione ridotta. Ad esempio, se regolarizzi il pagamento entro 90 giorni, la penale è del 12,5%. Se il ritardo è inferiore a 15 giorni, la percentuale scende ancora.
Le cose si complicano solo per chi ignora del tutto il pagamento. In questi casi, il Comune può procedere con misure più severe, arrivando persino al pignoramento dei beni. Si tratta di una soluzione estrema, utilizzata solo in situazioni di grave inadempienza, ma è importante sapere che esiste.