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Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”

Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”

Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”. PH: zeroventiquattro.it

Lo scorso 30 ottobre ENEA ha lanciato il suo nuovo brevetto per la realizzazione di edifici “a danno zero” e la ricostruzione di centri storici in totale sicurezza a seguito di terremoti. Il lancio è avvenuto proprio nell’anniversario del sisma del 30 ottobre 2016 nel Centro Italia. Ebbe una magnitudo di 6.5 della scala Richter e fu uno dei terremoti più disastrosi degli ultimi 35 anni.

Immagine delle macerie del terremoto che ha colpito l’Italia centrale nel 2016. PH: ilpapaverorossoweb.it

Il progetto è stato sviluppato in sinergia con Tekva, realtà toscana esperta nell’esecuzione di opere civili. Si tratta di un’azienda, che ha gettato le basi per il know how per la produzione di filtri in vetroresina per tubature a grande profondità. Infatti, proprio sulla vetroresina si basa il sistema di abbattimento delle onde sismiche brevettato con ENEA.

Vetroresina contro le scosse dei terremoti

Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”
Basamento in vetroresina e cemento armato. PH: enea.it

L’apparato innovativo consiste in una piattaforma di cemento armato, alleggerito da tubi in vetroresina, un materiale composito formato da fibre di vetro e da una resina. La fibra di vetro ad alta resistenza meccanica costituisce la parte strutturale, mentre la resina è la matrice che lega le fibre e distribuisce gli sforzi. Il tipo di resina scelto può variare in base a tanti fattori. La più resistente è quella epossidica, ma per i grandi cantieri le più economiche rimangono la vinilestere e la poliestere.

“Il sistema brevettato da ENEA e Tekva consente a tecnici e amministratori locali di prendere in considerazione la possibilità di ricostruire ‘come era’ e, laddove possibile, ‘dove era’. Per questo può essere una soluzione efficace per la ricostruzione di centri storici al fine di conservarne la memoria storica”.

Paolo Clemente, dirigente di ricerca dell’ENEA

Questo materiale consente l’abbattimento sulle costruzioni dell’effetto delle scosse dei terremoti fino all’80%. Anche i tempi di costruzione e i costi si riducono. Inoltre, questa tecnologia non intacca l’aspetto urbanistico e architettonico delle città in cui trova installazione, soprattutto per quei centri storici ridotti in macerie dai terremoti.

Come avviene l’installazione?

Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”
Piattaforma antisismica. PH: enea.it

Il cemento armato e la vetroresina costituiscono il basamento dell’edificio. Non importa la forma di quest’ultimo, il basamento brevettato da ENEA potrà reggere anche fabbricati irregolari. Infatti, il recupero dei costi viene dal fatto che le strutture sovrastanti risultano più semplici. Queste devono sopportare fenomeni sismici ridotti e, pertanto, possono essere costruite con minor materiale.

Terremoti: un brevetto dell’ENEA per edifici “a danno zero”
Dispositivo di isolamento sismico. PH: enea.it

L’edificio viene disaccoppiato dal basamento tramite dispositivi di isolamento sismico, consentendo la separazione del moto delle due unità in caso di terremoti. I tubi in vetroresina fungono anche da supporto per il passaggio dei servizi collegati alle utenze, come gas, luce, telefono, riscaldamento e fognature. Infine, pareti perimetrali connesse ai tubi e alle strutture in elevazione sono altri elementi aggiuntivi del programma, in grado di dissipare le onde sismiche generate dai terremoti.

“Le caratteristiche dei siti possono concorrere a modificare sensibilmente lo scuotimento sismico atteso alla fondazione e determinare effetti indesiderati come frane, cedimenti, liquefazione del terreno. la microzonazione sismica è di fondamentale importanza per ottenere una vera e propria ‘fotografia’ delle aree a maggior pericolosità”.

Salomon Hailemikael, Laboratorio Tecnologie per la DInamica delle Strutture e la PREVenzione del rischio sismico e idrogeologico dell’ENEA

La notizia del brevetto in campo sismico è arrivata proprio in concomitanza di un’altra grande novità annunciata in casa ENEA. Nella sede del centro di ricerche Casaccia, in provincia di Roma, sorgerà la Hydrogen Valley italiana, una piccola realtà in cui saranno sperimentate tecnologie legate all’idrogeno per applicazioni industriali future.