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Tesla Giga Berlin, la nuova fabbrica europea di Elon Musk

Elon Musk ha annunciato nel 2019 la volontà di aprire una fabbrica di automobili elettriche e di batterie Tesla in Europa, la Tesla Giga Berlin. La scelta del numero uno della casa automobilistica statunitense è ricaduta nelle campagne del brandeburghese, a due passi dalla capitale tedesca. Musk ha sostenuto che la scelta di Berlino è dipesa dalla qualità degli ingegneri tedeschi nel settore automobilistico. Il CEO di Tesla si è concesso una battuta anche sull’eterno incompiuto BER (Berlin Brandeburg Airport), la grande opera aeroportuale che imbarazza la Germania per i tempi lunghissimi di costruzione.

“Dobbiamo assolutamente costruire la fabbrica in tempi più brevi”,

Elon Musk alla cerimonia di consegna del premio “Volante dell’anno” della Bild.

Dei render sulla Tesla Giga Berlin circolano già in rete e forniscono delle rappresentazioni di quella che sarà la fabbrica di veicoli elettrici americana in Germania. (Tesla Gigafactory)

Elon Musk. Ph: Bild.de

Le Gigafactory

Le Gigafactory di Tesla sono delle mega fabbriche alimentate da fonti di energia rinnovabili, che hanno il compito di produrre batterie al litio per le auto e i sistemi di accumulo Tesla, come Powerwall. Il nome deriva dalla parola “Giga”, l’unità di misura che rappresenta il miliardo. Gli impianti di Elon Musk non solo producono auto a basso impatto ma sono anche energeticamente autosufficienti. Un’enorme distesa di pannelli fotovoltaici è installata sul tetto e particolari attenzioni sono state prestate nella progettazione dell’intero edificio come l’orientamento e l’esposizione solare. Inoltre, alle fonti solari vengono combinate fonti eoliche e geotermiche. La costruzione delle strutture Tesla avviene per fasi in modo tale da permettere all’azienda americana di produrre all’interno delle sezioni già terminate. Le fabbriche attualmente realizzate sono Gigafactory 1 in Nevada, Gigafactory 2 che produce pannelli solari e ricariche auto a Buffalo (New York) e la Giga Shanghai in Cina.

Ph: tesla.com

“Tesla non può costruire 100 Gigafactories, quindi la cosa che potrà fare la differenza è se le aziende molto più grandi di Tesla faranno la stessa cosa. Se le grandi imprese industriali in Cina, negli Stati Uniti, e in Europa, e le grandi case automobilistiche faranno lo stesso, allora potremmo accelerare la transizione verso l’energia sostenibile”.

Elon Musk intervistato da Leonardo DiCaprio nel documentario “Before the flood”.
Ph: evannex.com

Gigafactory 1, Nevada

La fabbrica Tesla di Elon Musk del Nevada sarà il più grande stabilimento al mondo interamente alimentato da fonti rinnovabili. L’obbiettivo principale è quello di raggiungere un consumo energetico netto pari a zero. L’edificio però è ancora in via di costruzione e si prevede che il completamento possa avvenire nel 2020. Esso sorge su un’area di 180 mila metri quadrati per un totale di 460 mila metri quadrati di spazi operativi distribuiti su più livelli. Nel 2018 la produzione della Gigafactory ha raggiunto un tasso annuo di circa 20 GWh.

La Gigafactory del Nevada (U.S.A.) attualmente in costruzione. Ph: techspot.com

Come sarà la Tesla Giga Berlin

I lavori per la nuova Gigafactory europea sono già iniziati con l’arrivo del nuovo anno. L’area sita in Grunheide (Brandeburgo) è già soggetta alle attività di bonifica. La velocità con cui si stanno svolgendo le operazioni fanno pensare ad una rapida realizzazione dell’opera. In Cina ad esempio, i costruttori completarono l’edificio e lo resero operativo in soli 10 mesi. In rete circolano già i primi render (non ufficiali) di quella che sarà la Tesla Giga Berlin e le prime planimetrie. Anche questa struttura, così come le precedenti Gigafactory di Tesla, presenta le caratteristiche di un edificio a zero emissioni, con pannelli solari distribuiti su tutta la copertura.

Ph: insideevs.com
Planimetria del lotto su cui sorgerà la Tesla Giga Berlin. Ph: insideevs.com

Primo stop ai lavori per questioni ambientali

Non tutto però procede secondo i piani. Il tribunale amministrativo degli Stati di Berlino e Brandeburgo ha bloccato i lavori di abbattimento di 92 ettari di foresta. La sentenza è arrivata dopo che l’ufficio ambientale dello stato di Brandeburgo aveva concesso il via libera anche se l’autorizzazione alla pianificazione non è stata ancora concessa ufficialmente. I lavori di bonifica sono stati bloccati per dare tempo alle autorità competenti di prendere le decisioni in merito alla denuncia esposta da un gruppo ambientalista tedesco, la Gruene Liga Brandeburg.

Ph:insedeevs.com
Published by
Lorenzo Iaconinoto