Architettura green

Il tetto vigneto della Cantina Giusti Wine

La nuova cantina della Giusti Wine è situata ai piedi del colle Montello, in provincia di Treviso. La peculiarità di questo nuovo edificio è la copertura realizzata su progetto di Armando Guizzo. Un tetto vigneto che si inserisce al meglio nel paesaggio naturale. La copertura ha una forma ondulata che ricorda il declivio naturale di un colle, ricoperta da lunghi filari di vigneti in continuità con il territorio circostante. Questo edificio è stato pensato per offrire ai visitatori un vero viaggio nel mondo del vino. Un vero gioiello di architettura, dove l’edificio è completamente in simbiosi con il territorio.

Ph: winecouture.it

Abbiamo scelto di collocare la cantina per i due terzi entro terra e di avere la parte che emerge in simbiosi e armonia con il territorio circostante. Per questa ragione i filari dei vigneti esistenti continueranno anche dove sotto si trova la costruzione. 

Architetto Armando Guizzo

Il tetto vigneto della cantina Giusti Wine

Conegliano e Valdobbiadene sono entrati da qualche mese nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco. Da questi colli si producono spumanti con oltre 140 anni di storia. Dalla volontà di rispettare questo paesaggio nasce il progetto architettonico dell’architetto Armando Guizzo su commissione di Ermenegildo Giusti, proprietario dell’azienda agricola Giusti Dal Col. L’intervento costruttivo è risultato particolarmente impegnativo per la dovuta tutela della zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Per questo motivo l’architetto ha scelto di collocare la cantina per i due terzi interrata e la restante parte in simbiosi con il territorio circostante. I filari dei vigneti continuano anche sull’edificio costruito. La copertura ondulata è stata resa accessibile anche ai mezzi agricoli, rendendo così la copertura come se fosse un terrazzamento collinare produttivo.

Ph: giustiwine.com

L’edificio

La struttura è perfettamente inserita nel contesto collinare veneto. L’edificio si sviluppa su due piani, ha una pianta rettangolare di 100×25 metri e presenta alla sommità una vista panoramica su tutto il vigneto. All’interno si susseguono gli spazi dedicati alle vari attività, dallo scarico dell’uva alla pigiatura e pressatura per poi passare all’imbottigliamento. Le bottiglie assemblate in pallet sono trasferite e stoccate al piano superiore pronte per il carico finale. Ad est vi è la zona uffici a pianta circolare, disposti su cinque livelli e serviti da una scala elicoidale che porta da -7,70 m di quota a +6,70 m. Un tunnel che circoscrive l’intero perimetro dell’edificio permette ai visitatori della cantina di osservare lo svolgimento delle attività grazie alle forature strombate sulle murature interne.

Ph: yobuildweb.it

La copertura in argilla espansa

Il tetto vigneto della cantina Giusti Wine è stato studiato nei minimi particolari affinché non solo diventasse un tetto verde ma riuscisse ad essere inglobato nel contesto in cui si colloca, diventando un’estensione del vigneto circostante. Le due curve ondulate che caratterizzano il profilo della nuova struttura sembrano quasi opera della natura. Una copertura che per ospitare le viti è stata realizzata con l’utilizzo di argilla espansa. Un materiale che non marcisce, non si degrada nel tempo, resiste bene agli acidi, basi e solventi conservando le sue caratteristiche. L’argilla espansa ha anche ottime caratteristiche dal punto di vista energetico ed è estremamente leggero. Grazie anche alla robustezza e alla resistenza di questo materiale, le coperture in argilla espansa sono adatte anche per sostenere le macchine agricole per la coltivazione delle viti.

Ph: youbuildweb.it

Le due curve ondulate che caratterizzano il profilo della nuova architettura sembrano così opera della natura, che ha sollevato con delicatezza in due punti il terreno per ottenere lo spazio necessario alla lavorazione dei frutti (uve) che quel territorio stesso produce. 

Architetto Armando Guizzo
Sezione trasversale della cantina Giusti Wine. Ph: architettoguizzoarmando.mysupersite.it
Published by
Lorenzo Iaconinoto