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Ti licenziano all’istante se ti trovano a farlo | Poco importa se prima era concesso: ora devi aspettare che esci

Fumare

Fumare (PIXABAY FOTO) - www.buildingcue.it

Rischiare il licenziamento anche se il tuo capo ti ha dato il permesso? Purtroppo è così, ti spieghiamo cosa succede.

In un ambiente di lavoro, il rispetto delle regole aziendali è fondamentale e la loro violazione può portare a conseguenze severe, fino al licenziamento. Anche se in passato determinate condotte erano tollerate, il datore di lavoro può decidere di cambiare politica e sanzionare severamente le violazioni.

Questo è quanto emerge da una recente sentenza della Cassazione, che ha confermato la legittimità del licenziamento di un dipendente sorpreso a fumare in un’area aziendale vietata.

La Cassazione ha ribaltato la decisione della Corte d’Appello, che aveva ritenuto illegittimo il licenziamento, sostenendo che la tolleranza mostrata in passato dal datore di lavoro non legittima il dipendente a continuare a tenere condotte illecite. La Suprema Corte ha affermato che la tolleranza non fa venire meno l’antigiuridicità della condotta, né dal punto di vista oggettivo né da quello soggettivo.

La sentenza della Cassazione chiarisce un principio importante: la tolleranza del datore di lavoro non crea un diritto acquisito per il dipendente a violare le regole aziendali. Anche se in passato il fumo era tollerato, il datore di lavoro può decidere di far rispettare il divieto e sanzionare i trasgressori. Questa decisione sottolinea l’importanza della conformità alle politiche aziendali, indipendentemente dalle pratiche passate.

Licenziamento per fumo

Un lavoratore è stato licenziato per aver fumato in un’area aziendale in cui vigeva il divieto di fumo, la Corte d’Appello aveva annullato il licenziamento, sostenendo che la società era a conoscenza della prassi dei dipendenti di fumare in quell’area e non aveva mai adottato provvedimenti per far rispettare il divieto. La Corte aveva considerato la tolleranza come un’accettazione implicita della pratica.

La Cassazione ha ribaltato questa decisione, affermando che la tolleranza del datore di lavoro non rende lecita la condotta del dipendente. La Suprema Corte ha sottolineato che l’esclusione di responsabilità del trasgressore è configurabile solo se ricorrono elementi ulteriori, capaci di ingenerare in lui la incolpevole convinzione di liceità della condotta, un criterio rigoroso che non è stato soddisfatto nel caso in questione.

Fumare
Fumare (PIXABAY FOTO) – www.buildingcue.it

Implicazioni per i lavoratori

La sentenza della Cassazione ha importanti implicazioni per i lavoratori. Anche se in passato determinate condotte erano tollerate, il datore di lavoro può decidere di far rispettare le regole aziendali e sanzionare le violazioni. È quindi fondamentale rispettare le regole aziendali, anche se in passato erano tollerate, per evitare conseguenze disciplinari.

Ecco cosa fare per non rischiare di essere licenziati: Rispettare sempre le regole aziendali, anche se in passato erano tollerate, chiedere chiarimenti al datore di lavoro in caso di dubbi sulle regole aziendali e non dare per scontato che una condotta tollerata in passato sia ancora lecita.