Lo studio Base 51 architettura ha progettato un edificio di oltre 50 m di altezza nel quartiere Ognina di Catania. È il primo edificio a superare tali limiti del piano regolatore del 1969. Il progetto prevede la realizzazione di tre edifici NZEB (nearly Zero Energy Building), ovvero edifici a consumo energetico vicino allo zero (dal BIM al BEM). La torre a consumo zero denominata “Zafiro A”, avrà 13 piani e una piscina in copertura che farà da smorzatore sismico.
“Costruire con criteri Nzeb è ormai un obbligo di legge, ma che noi applichiamo da anni”
Architetto Eleonora Bonanno, Base 51 architettura
Zafiro A, la torre a consumo zero di Base 51 architettura, è stata definita un’architettura “bioclimatica e sostenibile a tecnologia avanzata”. I due architetti catanesi, Mario Caruso ed Eleonora Bonanno, hanno risposto all’esigenza di sostituire edifici non più recuperabili costruendo in verticale senza consumare nuovo suolo. La nuova torre è stata concepita come un edificio ad alte prestazioni energetiche, che le permettono di ottenere l’etichetta di edificio NZEB. L’edificio avrà anche un sistema di smorzamento sismico a massa liquida (liquid mass dumper) composto da due piscine in vetro poste a livello del tetto giardino sommitale a 54 m di altezza. Un progetto che tiene conto dei principi dell’architettura bioclimatica e sostenibile, con sistemi e tecnologie a secco.
L’edificio presenta un sistema di facciata a secco in pietra naturale. La scala esterna è coperta da pannelli in ottone forato posti su un telaio in legno agganciato all’edificio tramite strutture a sbalzo in acciaio. Sarà garantita la classe energetica più elevata, ovvero la A4+, ed una classe acustica A. Il 99% del fabbisogno energetico sarà soddisfatto dall’energia prodotta da pannelli fotovoltaici.
Lo studio Base 51 architettura punta a realizzare costruzioni a passo con i tempi. La torre G di undici piani è quasi ultimata nella centralissima via Giuffrida. La palazzina Blu Dalmazia, di sette piani, sarà realizzata a breve. La torre a consumo zero “Zafiro A”, la più alta delle tre, è già cantierizzata nel quartiere Ognina, a poche centinaia di metri dal mare. Quest’ultima supererà i limiti di altezza del piano regolatore di Catania, datato 1969, che pone l’altezza massima a 24 m. Lo studio di architettura è riuscito a progettare l’edificio di 50 m grazie all’evoluzione delle normative che permettono delle deroghe al piano regolatore vecchio di 50 anni e mai aggiornato dal consiglio comunale.
Il rischio sismico è un parametro da tenere particolarmente in considerazione nel territorio etneo. Uno studio del 2006 effettuato dalla Protezione Civile dimostra che un terremoto della stessa magnitudo di quello del 1693 porterebbe al crollo di almeno 2/3 del patrimonio edilizio cittadino. Un dato preoccupante che dovrebbe far riflettere sullo stato di salute degli edifici della città di Catania. I cittadini dovrebbero cogliere l’opportunità del bonus 110%, un aiuto da parte dello stato che non riguarda solo il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, ma anche per interventi antisismici e strutturali. L’Architetto Caruso sostiene che finora sono stati per lo più i proprietari di case singole a usufruire maggiormente dei bonus, mentre sarebbe necessario cogliere l’opportunità per intervenire sui condomini costruiti negli anni sessanta ad altissimo rischio.
“La prima cosa di cui si può approfittare in questo periodo è il Super bonus 110 per cento, che non riguarda il solo aspetto energetico, ma anche per interventi sismici e strutturali su edifici esistenti”
Mario Caruso, fondatore dello studio di architettura Base51