Le Torri Gemelle del World Trade Center, punto cardine di Manhattan, erano due santuari del denaro e se vuoi umiliare un impero ha senso mutilare le sua cattedrali. Quel giorno fu il più sanguinoso su suolo americano dalla Guerra Civile. Furono due gli aerei che colpirono le torri: il primo attirò l’attenzione del mondo, il secondo inflisse il colpo di grazia. Erano un Boeing 767 e un 757 ad aver inflitto il colpo; uno partente da Boston e diretto a Los Angeles, l’altro da Washington a San Francisco. Il cielo sereno e la calda temperatura erano amiche dei terroristi che dirottarono gli aerei in quel giorno.
Alle 8:45 ci fu il primo attacco. Il rumore destabilizzò i cittadini che pensavano fosse proveniente da un cantiere o da un temporale in arrivo. Invece iniziarono a piovere pezzi di acciaio, mobili infuocati, pezzi di vetro e molto altro. Le Torri Gemelle erano sotto attacco e improvvisamente il mondo si fermò. Il primo medico presente sul posto descrisse così la scena: “C’erano fratture composte e persone che arrivavano bruciate dalla testa ai piedi“. Racconti che sembrano provenire da scenari di guerra, con un bilancio di circa 3.000 morti.
L’architetto Bob Shelton, che scappò dal suo ufficio al 54° piano con un piede ingessato, disse: “Si sentiva l’edificio che si spezzava. Sembrava quando mangi un mucchio di spaghetti e li spezzi a metà per farli bollire“. Ancora oggi molti sono i dubbi e i lati oscuri di questa vicenda. Il NIST, agenzia scientifica governativa, ha cercato di chiarire la questione stipulando una tesi e dimostrandola analizzando tutto il materiale a disposizione.
Uno dei responsabili della ricerca, Hanacek, descrive così le fasi preliminari:” Per ricreare gli incendi, abbiamo ottenuto le planimetrie degli inquilini delle due torri, nonché informazioni su come erano arredate. Abbiamo studiato le strutture degli aeroplani e delle masse di carburante, merci, ecc. che erano a bordo. Sono stati eseguiti esperimenti su rappresentazioni, o modelli, di parti degli edifici, generando input per i complessi modelli di incendi che si muovevano in modo diverso e simultaneo su più piani. Abbiamo costruito un archivio visivo di viste quasi minuto per minuto degli edifici. Abbiamo sviluppato modelli computerizzati per imporre il calore degli incendi sui componenti strutturali al fine di monitorare l’indebolimento dell’acciaio, del calcestruzzo e delle connessioni“.
Secondo il report del NIST, I progettisti hanno dimensionato la struttura delle Torri Gemelle non solo secondo i carichi verticali ed orizzontali, ad esempio il vento e gli uragani, ma anche agli urti. Infatti la struttura era capace di resistere all’impatto di un aereo 707. Pur essendo stata verificata questa condizione, gli aerei 767 e 757 sono più grandi, costituendo un pericolo per l’edificio in caso di incidente, o, come l’11 settembre 2001, un attentato. La struttura era, inoltre, molto particolare. Era costituita da un telaio di elementi scatolari in acciaio che correva lungo la facciata, permettendo al centro la pianta libera tanto agognata dal razionalismo novecentesco. Nel cuore della torre è era presente una struttura intelaiata “classica”, permettendo di realizzare i collegamenti verticale e di ridurre le grandi luci presenti.
Ogni orizzontamento costituiva, poi, un diaframma irrigidente e in copertura aveva un rigido “cappello” in elementi di acciaio che teneva insieme la struttura in elevazione. Ogni piano, in condizioni statiche era dimensionato per sostenere il peso di progetto incrementato di 4 piani. Inoltre la struttura era rivestita di vernice intumescente che migliorava la resistenza a fuoco del telaio. Un altro elemento significativo sono gli ascensori: ne possedeva ben 14 suddivisi in tre sistemi. Nessuno di essi percorreva tutti i piani, il maggiore andava dal piano terra all’85° piano.
Oltre ad aver studiato la struttura, il NIST ha analizzato tutto il materiale video-fotografico del disastro fino ad ora maggiormente filmato. Ben 6.899 fotografie e 6.977 video per un totale di 300 ore. Dopo il primo impatto è accaduto che la parte destra della struttura è stata irrimediabilmente distrutta, ma l’edificio poteva teoricamente restare in piedi gravando unicamente sulla restante parte. I modelli e le simulazioni fanno vedere che dopo in pochi secondi l’impatto l’aereo si è completamente disintegrato non raggiungendo l’altra faccia della struttura. Grazie alla fitta rete di pilastri in facciata il danno dall’impatto è stato piuttosto modesto.
Le fiamme però hanno provocato il crollo. Infatti le analisi hanno messo in luce che la combustione dell’arredo e delle finiture interne ha portato la temperatura a raggiungere i 1000°C. A causa dei danni alla vernice intumescente, la struttura ha visto ridurre la propria resistenza in maniera drastica molto velocemente. Le simulazioni mostrano come i piani interessati dalle fiamme furono 3 contemporaneamente. A questo punto la parte superiore è rovinosamente crollata su quella inferiore, generando una forza dinamica troppo elevata per la struttura ancora in piedi. Ciò ha portato al crollo definitivo delle Torri Gemelle. Le foto del report del NIST mostrano come gli elementi in acciaio soggetti al calore hanno subito una deformazione plastica consistente, assumendo forme incredibili.
Le due torri, inaugurate il 4 aprile 1973, con 11 piani e 415 metri di altezza, furono progettati dall’architetto statunitense di origini giapponesi Yamasaki. Egli era uno dei massimi esponenti del cosiddetto “nuovo formalismo”, una corrente dell’International Style. Una delle caratteristiche più interessanti è la larghezza degli infissi, progettati volutamente piccoli, solo 47cm, per far sentire al sicuro gli utenti. La struttura fu progettata dallo studio Skilling, Helle & Jackson: 236 colonne sul perimetro, ben 59 per lato. I solai erano delle piastre che permettevano ai pilastri perimetrale di collaborare tra loro in caso si sforzi orizzontali consistenti. Il nucleo centrale di ogni piano ospitava 47 colonne che diminuivano di numero nei piani interrati per permettere la creazione di vani più grandi di passaggio.
Oggi con i progetti di Calatrava e Libeskind si cerca di andare avanti senza dimenticare il passato. Lo stato di New York presentò il progetto della odierna “Freedom Tower” nel 2005, dopo che un’azione popolare bocciò il progetto precedentemente approvato. Ha un totale di 94 piani con 70 destinati ad uffici. La restante parte sono locali tecnici e ristoranti. Nel 2014 c’è stata la prima apertura e il costo totale ha raggiunto 3,8 miliardi di dollari, divenendo il grattacielo più costoso di sempre.