Toyota Woven City, la green city del futuro al CES 2020
La Toyota Woven City è stata presentata al CES di Las Vegas, Consumer Electronics Show, mostra delle innovazioni tecnologiche che si tiene in gennaio ogni anno nel Las Vegas Convention Center, oltre a nuove tecnologie in campo automobilistico e in tema di trasporti. Letteralmente “Città intrecciata”, è il prototipo perfetto per una futuristica green city. Secondo la casa automobilistica giapponese, creare da zero una città è un’occasione unica per sperimentare tecnologie all’avanguardia e nuovi modi per vivere un centro urbano.
Queste le parole di Toyota: << Costruire una città completa dalle fondamenta, anche su piccola scala come questa, è un’opportunità unica per sviluppare le tecnologie del futuro, compreso un sistema operativo digitale per le infrastrutture della città. Con persone, edifici e veicoli tutti collegati e in comunicazione tra loro attraverso dati e sensori, saremo in grado di testare l’intelligenza artificiale connessa sia nel mondo virtuale che in quello fisico, massimizzandone il potenziale. >>
La green city di Toyota è stata realizzata dallo studio danese BIG, che propone un intreccio di sistemi di comunicazione e trasporti che definiscono il Masterplan della Toyota Woven City . Il sistema viario è diviso in tre canali, uno automobilistico, uno pedonale veloce e ciclistico, il terzo pedonale lento, ovvero un parco che si estende per la città ove passare il tempo libero. Le abitazioni hanno sui tetti pannelli fotovoltaici e sulle pareti esterne piante, per abbattere la produzione di anidride carbonica.
Realizzeranno mai la Toyota Woven City?
La risposta è sì, la casa automobilistica giapponese ha intenzione di costruire ex novo la Toyota Woven City ai piedi del monte Fuji, avrà un’estensione iniziale di circa 700mila metri quadri con la predisposizione ad espandersi. Ha previsto che sia accolti nelle abitazioni cittadini giapponesi e non provenienti da diversi ceti sociali: inviterà tutti gli operai Toyota a entrare nella città e ha annunciato che accoglierà anche anziani e disabili. La società giapponese prevede anche l’entrata di moltissimi ricercatori e “dreamers”, ovvero pionieri del futuro, anche stranieri.
È stato creato anche un sito internet che ha lo scopo di informare i curiosi del progetto Toyota Woven City e di dare la possibilità a investitori esterni di contribuire alla sua realizzazione. Questo “laboratorio vivente” includerà a tempo pieno residenti e ricercatori che testeranno e svilupperanno tecnologie per l’autonomia, la robotica, la mobilità personale e le smart homes, in un ecosistema sostenibile nel mondo reale.