Trentino lancia incentivi per ristrutturare e vivere nei comuni più deserti

Una regione si ripopola (depositphotos.com) - www.buildingcue.it
Fino a 100. 000 euro per trasferirsi nei 33 comuni del Trentino in cui nessuno desidera risiedere. Ecco l’iniziativa in dettaglio!
Nel 2023 Elle scriveva di come dopo la pandemia e l’obbligo di lavorare da casa, uno stile di vita più sano, contatto con la natura e piccoli piaceri come la campagna aperta o il mare fossero tornati di moda.
Molti borghi avevano quindi preso la decisione di pagare i nuovi residenti, favorendo il reinsediamento abitativo e il ripopolamento dei piccoli centri, poiché le esigenze delle nuove generazioni di lavoratori erano in pericolo di scomparire insieme alle piccole realtà locali. Il trend stando a notizie recenti non è scomparso, e sembra anche parecchio adoperato in altri paesi europei (come la Spagna).
Nello specifico, il Consiglio delle autonomie locali (CAL) ha approvato un progetto che prevede l’erogazione di contributi fino a 100. 000 euro per coloro che decidono di trasferirsi in uno dei 33 comuni trentini a rischio di abbandono.
Come riportato dal Corriere del Trentino, tale iniziativa ha l’intento di incentivare la riqualificazione di aree geografiche marginali, offrendo fino a 80. 000 euro per la ristrutturazione di un immobile e 20. 000 euro per l’acquisto.
I comuni selezionati
I comuni interessati appartengono a diverse zone del Trentino, tra cui la Val di Non, che comprende Bresimo, Dambel, Cis, Rumo, Novella e Livo, e la Val di Sole, che include Rabbi, Peio e Vermiglio. Nella Comunità delle Giudicarie rientrano Bondone, Borgo Chiese, Valdaone, Pieve di Bono-Prezzo, Castel Condino e Bleggio Superiore. Anche Terragnolo e Vallarsa, ubicati nella Vallagarina, Luserna sugli Altipiani Cimbri, Altavalle, Segonzano e Sover in Val di Cembra sono stati inclusi. La Valsugana comprende Frassilongo, Ospedaletto, Castello Tesino, Pieve Tesino, Cinte Tesino e Grigno, mentre nel Primiero figurano Sagron Mis, Mezzano e Canal San Bovo. Infine, la Val di Fiemme include Valfloriana tra i comuni selezionati.
La proposta di finanziamento ha ricevuto l’approvazione da parte dei sindaci con 24 voti favorevoli e un solo astenuto. Ora è compito della commissione competente del Consiglio provinciale conferire l’approvazione definitiva. La Giunta provinciale ha predisposto un finanziamento di 10 milioni di euro per il progetto, con una dotazione annuale di 5 milioni di euro e un importo medio previsto di 50. 000 euro per ciascuna unità abitativa agevolata.

Contributi e tempistiche
I nuovi residenti potranno ricevere fino a 80. 000 euro per la ristrutturazione di un immobile e ulteriori 20. 000 euro per l’acquisto di una casa, a fronte di una spesa massima di 200. 000 euro. Le domande saranno accolte a partire dall’approvazione del progetto e verranno valutate ogni 3-4 mesi. L’assegnazione del contributo avverrà entro 60 giorni dalla conclusione delle graduatorie.
Come evidenziato da Ileana Olivo, dirigente provinciale dell’unità di missione UMSE, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la coesione sociale e ripopolare i comuni marginali, creando un forte senso di comunità. Si prevede di realizzare 100 nuovi immobili, accogliendo altrettanti nuclei familiari e ridando vita a territori a rischio di abbandono. L’approvazione definitiva del progetto è prevista entro un mese e mezzo, aprendo così a un’opportunità unica per il rilancio di questi affascinanti borghi ricchi di storia.