Chi diceva che nell’ambito dell’edilizia non si potessero avere più innovazioni, che non ci fosse più niente da scoprire?
Bene, oggi siamo qui per smentire queste voci, o meglio, lo fa Italcementi con il suo TX ACTIVE.
TX ACTIVE è un principio attivo, scoperto appunto dalla nota azienda italiana, grazie alle collaborazione di Luigi Cassar ed il suo team, frutto di 10 anni di studio e perfezionamento.
I cementi con questo principio non solo sono autopulenti, ma, grazie da un film protettivo e grazie all’azione fotovoltaica del sole, sono in grado di ridurre di oltre il 70% l’inquinamento circostante (ed in particolare la presenza di ossido di azoto, l’elemento che contribuisce alla formazione delle cosiddette “polveri sottili” capaci di entrare nel sangue). Infatti, basta un sottile strato di questo materiale per attivare un processo di auto-pulizia della superficie trattata e dell’aria che la circonda. Il segreto è nell’ossido di titanio presente nel cemento che accelera e rende innocui gli agenti inquinanti.
Secondo le valutazioni della stessa casa produttrice:
In una grande città come Milano ad esempio, i ricercatori hanno calcolato che – sulla base delle evidenze sperimentali – rivestire con prodotti a base di cemento contenenti Tx Active il 15% delle superfici urbane a vista consentirebbe di ridurre l’inquinamento di circa il 50%; oppure l’applicazione di mille metri quadrati di prodotto equivale a piantare 80 alberi sempre verdi e alla neutralizzazione dell’inquinamento di trenta automobili.
Il progetto ha avuto seguito, tanto da rappresentare l’Italia a Berlino nel corso degli European Inventor Award dell’EPO (European Patent Office), gli Oscar dell’innovazione tecnologica.