Primo Piano

Un nuovo Ospedale Chirurgico Pediatrico in Uganda: il progetto è di Renzo Piano Building Workshop

In Uganda è stato avviato un progetto di Renzo Piano Building Workshop: costruito un nuovo Ospedale Chirurgico Pediatrico.

In Uganda è stato costruito un Ospedale Chirurgico Pediatrico dell’ONG Emergency grazie al progetto realizzato da Renzo Piano Building Workshop e TAM associati.

L’Ospedale è costituito da 72 posti letto, 3 sale operatorie e ulteriori servizi necessari come il laboratorio, la farmacia, la banca del sangue, mensa e lavanderia.

Inoltre, nel progetto vi è un occhio di riguardo verso la sostenibilità nella costruzione, infatti nelle note del progetto viene riportato quanto effettuato: muri portanti con la tecnica della terra battuta e copertura costituita da una struttura sospesa a tettoia che sostiene 3.700 mq di pannelli fotovoltaici.

Il progetto architettonico effettuato con l’Ospedale in oggetto si basa sull’importanza di rispondere alle esigenze del luogo. In questo caso si registrava un’urgenza di fornire delle cure chirurgiche pediatriche in Uganda.

Innovazione nel progetto per la costruzione dell’Ospedale

Il progetto propone un approccio innovativo che modifica alcuni schemi degli interventi analoghi e contemporanei, introducendo un elemento di esplorazione formale e tipologica di notevole interesse. Questo lavoro si caratterizza per l’uso di materiali provenienti dal territorio, che fungono quasi da emblema del luogo stesso e della sua innata predisposizione alla rigenerazione. Il gruppo di progettisti è ben consapevole delle convinzioni del fondatore di Emergency e le interpreta con grande attenzione, dimostrando la sensibilità necessaria per affrontare progetti di questa natura.

Ogni aspetto viene considerato attentamente, con un particolare riguardo per le condizioni climatiche estreme presenti nel luogo in cui è situato il centro. Dunque, l’obiettivo principale è quello di creare uno spazio che non solo risponda alle esigenze funzionali dell’Ospedale, ma che sia anche in armonia con le condizioni dell’ambiente circostante.

Struttura esterna Ospedale Renzo Piano (Listone Giordano FOTO) – www.buildingcue.it

L’idea di architettura essenziale per la costruzione del centro di Renzo Piano

L’idea della macchina funzionale, così come si manifesta nel lavoro di Piano e Pantaleo, è caratterizzata da un’assenza totale di elementi superflui o ridondanti. Questa architettura ha la capacità di comunicare senza dover dimostrare nulla, evitando il bisogno di ostentare potenza e forza, che spesso caratterizza altre opere. Si tratta di un’espressione di pura autenticità, che riesce a esprimere la sua essenza in modo diretto e immediato. Questa scelta progettuale fa emergere l’opera come un perfetto esempio del concetto teorico degli eponimi, modelli da emulare in contesti in cui la realizzazione architettonica diventa una vera e propria prova.

In un’epoca caratterizzata da incertezze e confusione, dove il superfluo ha dominato a lungo, si impone una nuova visione: quella in cui la semplicità si afferma, impartendo una lezione fondamentale rispetto alle espressioni più elaborate e muscolari della nostra contemporaneità. È evidente che la necessità ultima dell’architettura non è solo di decorare, ma di rispondere a domande essenziali e profonde. In questo contesto, ciò che è veramente necessario si manifesta in ogni caso, e l’opera riesce a incarnare l’antico assioma di Anassimandro, dimostrandosi ancora attuale e utile. Questa connessione con il pensiero filosofico di secoli fa suggerisce che l’architettura, seppur evoluta, continua a fondarsi su principi universali che la rendono significativa e di grande rilevanza per il nostro presente.

Published by
Martina Serpe