Come possiamo determinare l’altezza effettiva di un edificio? Dove bisogna posizionare esattamente la linea di quota? Quali sono i criteri che portano a definire un grattacielo come “il più alto del mondo”? La storia della misurazione dei grattacieli risale al 1885, molto prima dell’invenzione di AutoCAD o di Revit, quando l’Home Insurance Building di Chicago fu tra i primi a vantarsi di essere l’edificio più alto del mondo, senza che però i loro costruttori giustificassero in modo oggettivo questo primato. E’ per questo che negli anni successivi, con la forte affermazione dei grattacieli come tipologia costruttiva, si è deciso di stabilire dei parametri oggettivi che stimassero in maniera imparziale l’altezza di un edificio.
Riconosciuto da molti come la più autorevole fonte riguardo gli edifici alti, e di cui abbiamo già parlato in questo articolo (Come è andato il 2017 dei grattacieli), il Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH) ha ideato alcuni di questi parametri che annualmente utilizza per decretare il “World’s Tallest Building“. Tuttavia il CTBUH non è l’unica organizzazione al mondo che ha questo interesse. Accanto ad essa c’è infatti Emporis, una società di data mining fondata nel 2000 con sede ad Amburgo, la quale raccoglie dati su edifici di tutto il mondo, in particolare grattacieli ed altre strutture di grande altezza, per costruire un database consultabile pubblicamente. Queste due organizzazioni, che ormai da anni collaborano a stretto contatto, forniscono 10 modi diversi per determinare l’altezza di un grattacielo. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono.
Il CTBUH riconosce tre modi per misurare l’altezza di un grattacielo, ognuno dei quali usa come quota di base “il livello del pavimento finito dell’entrata più bassa situata al piano terra”. Con tutti e tre i metodi è il Burj Khalifa ad essere il grattacielo più alto del mondo, ma la definizione della sua altezza varia in base al metodo che si utilizza.
Questo è il modo più comune per misurare l’altezza di edificio. La misura viene presa dalla quota di base, come definita prima, fino alla parte architettonica più alta dell’edificio. Questa parte architettonica include qualsiasi struttura o ornamento, come guglie o parapetti, ma non include ciò che il CTBUH considera “attrezzature tecnico-funzionali“, ovvero tutte quelle attrezzature che possono essere soggette a cambiamenti, come pennoni, antenne o cartelloni. Questo metodo viene utilizzato per determinare gli edifici più alti del mondo, anche se a causa della soggettività di ciò che è “architettonico” e di ciò che è semplicemente “attrezzatura tecnico-funzionale” a volte può portare ad alcune polemiche. Con questo metodo il Burj Khalifa è alto 828 m, mentre il Mecca Royal Hotel Clock Tower, l’albergo più alto del mondo situato alla Mecca, è il 3° edificio più alto con i suoi 601 m.
Con questo metodo la misura viene presa dalla quota di base fino al livello del pavimento finito del più alto piano occupabile situato all’interno dell’edificio. Per definire il più alto piano occupabile, esso deve essere uno spazio progettato per le persone che lo abitano in maniera legale su base regolare, per questo non contano alcuni spazi come quelli adibiti ad ospitare specifiche tecnologie di trasporto verticale o meccanismi di rinforzo strutturale. Con questo metodo il Burj Khalifa è alto “appena” 585 m, solo 2 metri in più rispetto alla Shanghai Tower alta 583 metri.
La misura viene presa dalla quota di base fino al punto più alto dell’edificio, indipendentemente dal materiale o dalla funzione dell’elemento più alto. E’ quindi il modo con cui viene misurata l’altezza dell’edificio nella sua interezza, e con questo metodo il Burj Khalifa è alto 830 metri. Ad esempio la parte architettonica più alta della Willis Tower è il livello del tetto a 442 metri, ma con la sua punta misura 527 metri. Discorso diverso invece per le Petronas Towers, la cui parte più alta corrisponde sia a quella architettonica che a quella generale.
Oltre ai tre metodi sopra riportati che fanno parte di quelli utilizzati dal CTBUH, anche Emporis definisce diverse categorie di informazioni attraverso i loro standard. Alcuni metodi sono utilizzati per fornire stime quando non è possibile trovare dati più precisi, altri sono progettati per determinare l’altezza complessiva dell’edificio a partire da alcune misure interne. Emporis utilizza una quota di base leggermente diversa da quella del CTBUH: mentre il CTBUH utilizza il livello del pavimento all’ingresso più basso, Emporis utilizza il punto più basso in cui l’edificio incontra il terreno, indipendentemente dal livello del pavimento.
Per stimare l’altezza architettonica di un edificio, Emporis calcola l’altezza a partire da un elenco di valori noti e facendo comparazioni. Ad esempio l’altezza approssimata della struttura tiene conto delle altezze del pavimento degli edifici con una posizione e un utilizzo simili.
Il database di Emporis fornisce la distanza media che c’è tra il pavimento e il soffitto di un ambiente. L’altezza totale dell’edificio può essere stimata in maniera molto approssimativa calcolando la somma delle misurazioni dalla parte superiore del pavimento fino al soffitto per ciascun piano.
In questo metodo si considera l’altezza da pavimento a pavimento, calcolando lo spazio tra la sommità dei rivestimenti di due pavimenti adiacenti e sommando tutti i piani. Questa è una stima media perché, considerando due pavimenti adiacenti, tiene conto della variabilità dello spazio tra i vari piani, e per questo il metodo floor-to-floor è più preciso del metodo floor-to-ceiling.
Si utilizza questo metodo con gli edifici che hanno livelli di copertura significativi. Le misure vengono prese direttamente dalla copertura principale calpestabile, ma non include gli attici.
E’ un tipo di misura ideata per quegli edifici che prevedono un ponte di osservazione all’aperto in cima. Un ponte di osservazione all’aperto viene definito come lo spazio esterno più alto adibito a punto di osservazione e in questi casi la misura viene presa dalla quota di base fino al ponte di osservazione aperto.
A differenza del ponte di osservazione, l’altezza del piano di osservazione è lo spazio di visualizzazione interno più alto, presente in tutti quegli edifici che hanno una stanza di osservazione in sommità.
L’altezza del tetto viene definita come la parte esterna più alta del rivestimento delle coperture degli edifici. Questa misura non include le guglie o i parapetti come fa la parte architettonica, ma per gli edifici che possiedono un tetto principale essa include anche gli attici e i padiglioni eventualmente presenti sul tetto, a differenza della misurazione “main roof”.
Tra i metodi di misura del CTBUH e quelli di Emporis è sicuramente il primo ad avere più seguito internazionale. Entrambi però fornisco parametri oggettivi per misurare l’altezza di un grattacielo, un parametro tanto semplice da immaginare quando si parla di queste strutture quanto difficile da calcolare.