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Alptransit, il più grande progetto infrastrutturale degli ultimi decenni

Alptransit, il più grande progetto infrastrutturale della Svizzera degli ultimi decenni

Alptransit è un progetto nato dalla volontà politica e della società Svizzera di rendere più efficienti le vie di transito tra il Nord e il Sud dell’Europa. Questo paese, infatti, svolge un ruolo fondamentale per il transito di merci e persone. Alptransit consiste nella costruzione di tre gallerie di base attraverso la catena alpina e delle relative vie di accesso. L’insieme di queste opere costituisce la Nuova Ferrovia Transalpina, la NFTA.

La scelta di investire sulla ferrovia non è casuale. L’obiettivo della politica dei trasporti svizzera è quello di trasferire il traffico transalpino dalla gomma al ferro. Questo per rendere l’attraversamento delle alpi più sostenibile, portando grandi vantaggi all’ambiente e alla qualità dell’aria. La ferrovia nel corso degli anni ha visto aumentare la quota di merci trasportate in territorio svizzero fino al 70% di oggi.

La storia del progetto Alptransit

Il progetto è nato nel 1970, quando una commissione federale raccomandò la costruzione della galleria di base del San Gottardo, in quanto la Svizzera rappresenta un paese di transito europeo. Nel 1988, dopo aver esaminato cinque varianti, il consiglio federale svizzero decise per le linee del San Gottardo e del Lötschberg-Sempione. Nel 1992 i cittadini svizzeri approvarono il finanziamento alla Nuova Ferrovia Transalpina e nel 1999 iniziano i primi lavori di costruzioni delle linee.

Alptransit, il più grande progetto infrastrutturale della Svizzera degli ultimi decenni
PH: wikipedia.it

Le caratteristiche tecniche del progetto

Il progetto AlpTransit ha previsto la costruzione della Nuova Ferrovia Transalpina potenziando i due assi ferroviari principali svizzeri, il San Gottardo (Linea Lucerna-Chiasso) e il Lötschberg (Linea Briga-Berna). E’ stata realizzata attraverso l’ammodernamento, dove possibile, della linea esistente e la costruzione di nuovi tratti di linea in variante, dove le caratteristiche della linea esistente non permettevano il loro utilizzo. Le caratteristiche tecniche che si sono volute soddisfare nelle due linee sono:

  • Velocità di 100 km/h per i treni merci e minimo di 200 km/h per i treni passeggeri.
  • Altezza allo spigolo di 4 m, per permettere il transito di treni adibiti al trasporto intermodale.
  • Pendenza della linea il più possibile prossima al 12.5 ‰, pendenza ritenuta ottimale al traffico merci e passeggeri.

Grazie ad un valore così basso, la NTFA può essere definita una ferrovia di pianura tra le Alpi e permette ad un solo locomotore di trainare treni merci fino a 2000 tonnellate. Per rispettare queste caratteristiche si è ricorso a opere infrastrutturali, quali viadotti e gallerie di base. Tra queste le più importanti sono state le gallerie di base del San Gottardo, Lötschberg e del Monte Ceneri. Ad eccezione del tunnel del Lötschberg, facente parte della linea omonima, gli altri si trovano nell’asse del San Gottardo.

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La prima galleria di base ad entrare in esercizio è stata quella del Lötschberg (34,6 km), nel 2007. Successivamente nel 2016 è entrata in esercizio la galleria di base del San Gottardo, che con i suoi 57,1 km è il tunnel ferroviario ad alta velocità più lungo del mondo. Infine è entrata in esercizio la galleria del Monte Ceneri (15,4 km) nel settembre del 2020

Cosa cambia per l’Italia e per l’Europa?

L’inaugurazione dell’ultima galleria ha permesso di portare a compimento il progetto e porterà benefici anche al traffico ferroviario italiano ed europeo. In particolar modo permetterà collegamenti più veloci tra l’Italia, la Svizzera e il Nord Europa, lungo il cosiddetto corridoio Genova-Rotterdam o Reno-Alpi. La NFTA, con i due assi del Lötschberg e del Gottardo, contribuisce alla politica europea dei trasporti. Essa prevede il potenziamento dei principali corridoi e il trasferimento dalla strada alla ferrovia del 30% delle merci su percorrenze superiori a 300 km, entro il 2030.

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Il corridoio Reno-Alpi è la tratta più utilizzata in Europa. Secondo le previsione, il volume di merci dovrebbe registrare ulteriori incrementi, in quanto la linea attraversa il cuore industriale dell’Europa. I benefici saranno soprattutto per il traffico merci, con la NFTA che andrà a sostituire i difficili itinerari di montagna permettendo una maggiore velocità, maggiore capacità di trasporto e minori costi elettrici di trazione, non essendo necessaria alcuna locomotiva di rinforzo.

Una volta completati i lavori sulle linee di accesso italiane, si avrà un unico corridoio con altezza di 4 metri allo spigolo che permetterà il transito dei più moderni treni adibiti al trasporto intermodale. Questo rafforzerà la competitività degli interporti della Regione Logistica Milanese, che è il più importante polo di generazione e attrazione merci da e per l’Italia. Il traffico passeggeri ha già visto riduzioni nei tempi di viaggio anche di 20 minuti sull’Asse del Lötschberg. Mentre a regime sull’Asse del Gottardo si avranno riduzioni di 45 minuti tra Zurigo e Milano. La NFTA ha reso più vicini i Paesi confinanti e le varie regioni Svizzere.

A cura di Luca Franca