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L’architettura come terapia: il nuovo impianto Stella Maris

L'architettura come terapia. Ph. heliopolis21.it

L'architettura come terapia. Ph. heliopolis21.it

L’architettura è diventata ormai una forma artistica, con la quale i progettisti esprimono emozioni, concetti e idee. La nuova frontiera è quella di fondere l’architettura al benessere visivo e fisico, quindi creare ambienti artificiali che giovano al sostentamento psicofisico di chi li vive. Il maestro Le Corbusier diceva che “Un ospedale è una casa per l’uomo, come l’abitazione è la casa per l’uomo” affiancando la terapia con l’architettura, come se questa potesse fungere da cura per le persone. E infatti, lo è.

Architettura al servizio della salute

In quest’ultimo periodo, abbiamo visto come il mondo dell’architettura si sia messa a disposizione della terapia contro il Covid-19. Il simbolo della campagna di vaccinazione in Italia è stato, infatti, il famoso fiore ideato dall’archistar Stefano Boeri. Ideando i padiglioni a forma di primula, si è prestato alla causa per creare uno strumento che non doveva spaventare i cittadini, anzi metterli a proprio agio. Oppure come il caso di Eitherland, l’ufficio ideato per il post pandemia, concepito per creare postazioni di lavoro come veri e propri ecosistemi. Un workspace che produce molti benefici per i lavoratori.

Un esempio lampante di architettura al servizio della terapia è il progetto del nuovo ospedale neuropsichiatrico infantile della Fondazione Stella Maris a Pisa. L’ideatore della struttura è Alessandro Melis, fondatore di Heliopolis 21, già responsabile del progetto di allestimento del Padiglione Italia “Comunità Resilienti” presente alla Biennale di Venezia del 2021.  Lo studio di architettura toscano ha, inoltre, ideato il nuovo Palazzo dello Sport di Riva del Garda.

Render del nuovo polo ospedaliero. Ph. heliopolis21.it

Il progetto dell’ospedale

I progettisti, utilizzando le migliori tecniche di architettura, hanno ideato l’edificio dalle forme sinuose e si capisce, già a prima vista, perché funge da terapia. La struttura vuole ricordare un vero e proprio veliero, a voler marcare il fatto che è “nave scuola” per le cure neuropsichiatriche in Italia. L’ospedale neuropsichiatrico infantile della Fondazione Stella Maris ha tutte le caratteristiche che giovano al benessere: comfort ambientale come elemento curativo psichico, rispetto ambientale tramite gli strumenti di risparmio energetico, utilizzando sistemi di auto efficientamento energetico. Tale caratteristica, inoltre, permette alla struttura di avere costi contenuti, sia sotto il profilo realizzativo che manutentivo.

Render sala diagnostica. Ph. heliopolis21.it

L’ospedale si sviluppa lungo quattro piani con una superficie, a forma di stella a tre punte, di 9500 metri quadrati. La struttura si ergerà su un’area complessiva di 27840 metri quadrati. Composto da 44 ambulatori, 50 sale di terapia, 50 camere per la degenza, laboratori, uno spazio dedicato al gioco e all’apprendimento. Al piano terra saranno collocati i laboratori dedicati alla radiodiagnostica, il secondo piano ospiterà le sale dedicate al settore psicologico, funzionale e logopedico. Al terzo piano, invece, ci saranno gli spazi di degenza e soggiorno per gli ospiti.

Render dell’interno. Ph. heliopolis21.it

Per la realizzazione del polo, sono state pensate le migliori tecnologie strutturali, compresi isolatori sismici. La struttura portante sarà in cemento armato, mentre la carenatura, che avvolgerà l’intero ospedale, sarà in materiale Krion. Tale materiale permette di creare grandi superfici senza interruzioni, come se fosse un blocco unico. Solitamente viene usato per superfici interne, ma la voglia di creare un edificio sinuoso ha fatto in modo che i progettisti pensassero a questa possibilità. Il costo totale dell’opera si aggira intorno ai 12 milioni di euro.

Complesso urbano di inserimento

Il nuovo ospedale è ideato per avere funzione di terapia non solo per la sua architettura, ma soprattutto per il contesto urbano nel quale è inserito. Sarà situato a Cisanello, vicino l’omonimo ospedale di Pisa. Esso si eleverà all’interno di un vero e proprio parco urbano, chiamato “Il parco della Stella Maris” e sarà perfettamente collegato al futuro parco pubblico in programma nella stessa zona. Il parco della Stella Maris sarà aperto a tutti coloro posseggano un pass, non solo ai bambini in cura all’ospedale. Mentre il resto del parco, circa 10 ettari di superficie verde, sarà aperto a tutta la cittadinanza.

Il progetto del nuovo ospedale ha suscitato fin da subito entusiasmo. Gli stessi creatori si dicono soddisfatti del risultato raggiunto. Anche dal Presidente della Fondazione Stella Maris arrivano parole di compiacimento e il suo pensiero va ai bambini che soffrono di gravi malattie neuropsichiche e soprattutto a chi dedica la propria vita per offrire assistenza e cure mediche. Un nuovo enorme passo verso l’architettura terapeutica, che dona benessere alla persone.