Cappotto sismico: miglioramento sismico ed energetico
Negli ultimi anni si sta consolidando sempre più la necessità di migliorare le prestazioni degli edifici esistenti sia dal punto di vista energetico che strutturale. Con l’introduzione del Superbonus 110% il governo italiano ha consentito a cittadini, aziende e pubblica amministrazione di investire a costo zero in efficienza energetica e sicurezza sismica. Di pari passo stanno nascendo nuove soluzioni tecnologiche che vengono proposte per la riqualificazione di edifici esistenti. Il cappotto sismico è una soluzione che tenta di risolvere in un unica soluzione le problematiche energetiche e sismiche.
Cappotto sismico: sicurezza degli edifici esistenti
Poiché negli ultimi anni il problema dell’obsolescenza degli edifici è diventato sempre più rilevante dal punto di vista energetico e sismico, si è cercato di mettere in campo operazioni di manutenzione e ristrutturazione che possano estendere la vita utile degli edifici e ritardare le operazioni di demolizione. La riqualificazione degli edifici esistenti è una scelta più economica ed ecologica rispetto alla demolizione e ricostruzione, con un minor uso di risorse ed una minore produzione di rifiuti (end of waste). Il patrimonio edilizio europeo ha un numero piuttosto significativo di edifici costruiti prima del 1970. Considerando che la vita utile di un edificio residenziale è di 50 anni è necessario valutare se questi edifici vadano demoliti o riqualificati. Gli edifici costruiti in zone sismiche spesso presentano un elevato grado di vulnerabilità sismica. Questi inoltre, presentano scarsa qualità degli involucri edilizi che determinano carenze dal punto di vista energetico.
Date le problematiche comuni che spesso affliggono gli edifici di una certa età, gli addetti ai lavori hanno cercato via via di “prendersi cura” del patrimonio esistente con nuove tecnologie. I tecnici spesso fanno ricorso all’isolamento a cappotto per contrastare le problematiche energetiche di un vecchio stabile. Un po’ più difficile da applicare sono le tecnologie antisismiche, che spesso hanno anche un costo notevole da affrontare. Il cappotto sismico nasce dalla collaborazione tra l’azienda Ecosism ed il Dipartimento ICEA dell’Università degli Studi di Padova. Esso è stato sviluppato e successivamente validato su strutture a telaio in cemento armato. Successivamente l’azienda è riuscita a sperimentare il “Geniale Cappotto Sismico Ecosism” su edifici in muratura. Si tratta di un sistema di riqualificazione integrata che permette di risolvere i due principali problemi di un edificio esistente in una sola installazione.
La tecnologia
Il cappotto sismico nasce per rispondere ad una duplice problematiche in un’unica soluzione. Una soluzione che permette ai costruttori di mettere in sicurezza gli edifici aumentando nel contempo le prestazioni dell’edificio a livello energetico. Il sistema è composto da una lastra in calcestruzzo armato gettato in opera tra due strati di materiale isolante che fungono da cassero. La maglia metallica conferisce alla lastra in c.a. uniformità di spessore. Questa lastra può variare di spessore in base alle esigenze progettuali: per spessori di c.a ridotti viene inserito un singolo strato di armatura, per spessori maggiori si inseriscono due strati di armatura. I due strati di isolante sono caratterizzati da un basso valore di trasmittanza. In base alle esigenze di isolamento termico e acustico, è possibile realizzare il cassero utilizzando diversi materiali.
Come si realizza un cappotto sismico
Realizzato in stabilimento, il cassero è destinato ad essere installato come strato esterno dell’edificio oggetto di recupero. Lo strato resistente, ovvero quello che contrasta le sollecitazioni sismiche è realizzato con calcestruzzo armato gettato in opera, mentre la tipologia di isolante svolge il ruolo di un tradizionale cappotto termico. Il getto del calcestruzzo è reso solidale alla struttura esistente medianti ancoraggi. Una buona progettazione del cappotto sismico consente di stabilire con precisione gli aspetti dimensionali, il corretto posizionamento degli ancoraggi e la tipologia di materiali da impiegare nell’intervento.
I vantaggi
Numerosi sono i vantaggi che questa soluzione tecnologica riesce ad apportare ad un edificio esistente:
- efficienza grazie al raggiungimento di due risultati con un’unica soluzione, riducendo le fasi di lavorazione e i tempi di realizzazione;
- minima invasività sull’edificio;
- ottimizzazione, grazie all’utilizzo del doppio strato di isolante come cassero per il getto di calcestruzzo;
- precisione nell’installazione;
- personalizzazione grazie alla progettazione del sistema più adeguato alle necessità dell’edificio;
- finitura perfetta con intonaco armato;
- rapidità di installazione;
- traspirabilità.
Ad oggi esistono diverse tecniche per l’adeguamento sismico per le diverse tipologie strutturali. Numerose sono le tecnologie in commercio per la riqualificazione dell’involucro ed il contenimento delle dispersioni termiche. Nonostante ciò gli addetti ai lavori sentono sempre più l’esigenza di identificare e sviluppare sistemi integrati che agiscono su più problemi. Il cappotto sismico nasce proprio per risolvere due problemi in una sola volta.