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Capri, inaugurata la stazione ecosostenibile per l’elettrodotto subacqueo

La vista, da adnkronos.it

Il 14 Ottobre 2020 è stato inaugurato il nuovo elettrodotto sottomarino a Capri. L’evento è avvenuto alla presenza del presidente del Consiglio dei Ministri, dei vertici di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta tensione, e delle autorità locali. La stazione ecosostenibile a Capri, consente di fornire all’isola Campana energia da fonti rinnovabili. Di fatto, tale elettrodotto consente di abbattere le emissioni inquinanti dell’isola di Capri, fornendo energia da fonti rinnovabili. Inoltre, un decremento delle emissioni si avrà dalla dismissione dell’attuale centrale di gasolio.

L’opera è frutto di un investimento da ben 150 milioni di euro da parte di Terna. Tale esborso economico comprende la nuova stazione elettrica, firmata da Frigerio Design Group dopo aver vinto, nel 2015, un concorso internazionale di progettazione. I lavori di tale stazione ecosostenibile a Capri si sono protratti dal 2015 al 2018.

La stazione ecosostenibile di Capri

Realizzata dall’architetto Enrico Frigerio ed il suo studio la struttura è molto interessante. Frigerio ha puntato su geometria, verde e luce per fare della stazione un elemento discreto. Essa è in dialogo col contesto naturale circostante, caratterizzato da ripide e scoscese pareti di roccia, ricche di vegetazione. Le facciate rimandano al costriuto caprese, nei colori chiari e nelle forme. Ma oltre tale peculiarità, c’è una struttura che non tradisce la sua matrice industriale. Sono, infatti, la qualità dei materiali ed i dettagli a darle tale connotazione. Giochi di pieni e vuoto danno vita a percezioni dinamiche che contribuiscono alla mitigazione visiva dell’architettura. I vuoti sono però, colmati dal verde che avvolge armoniosamente i circondario della struttura. Ciò la rende un tutt’uno con lo spazio naturale che occupa.

Il contesto, da professionearchitetto.it

Le peculiarità della struttura

I pannelli di di tamponamento degli edifici sono in cemento armato a taglio termico, rifiniti con una graniglia a spacco di marmi dei colori della pietra calcarea e forma trapezoidale. Essi sono in posti in opera in un cassero “master”, sul cui fondo vengono predisposte le placche in ottone brunito dotate di zanche in modo da rimanere ammorsate in solido nel getto del pannello. Lo stesso disegno dei pannelli è riproposto nei pannelli modulari in lamiera di ottone brunito utilizzati per parapetti, cancelli, schermi e recinzioni. Per la costruzione si è ricorso all’uso della prefabbricazione sia pesante sia leggera, con lo scopo di semplificare il cantiere e ridurre i tempi di costruzione e i costi. Gli scarti delle lavorazioni costituiscono le placche da inserire nei pannelli di calcestruzzo, in modo da impiegare tutto il materiale.

L’effetto sull’ambiente

La dismissione della centrale a gasolio presente sull’isola e la possibilità di approvvigionamento di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, proveniente dalla terraferma, porteranno notevoli benefici dal punto di vista ambientale. Nel contempo l’ingresso di Capri nella rete elettrica nazionale assicurerà risparmi per la collettività e il sistema elettrico. Sono stimati in circa 20 milioni di euro l’anno, e una riduzione di 130mila tonnellate annue di CO2.

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Mariano Iengo