Una casa collegata all’autostrada. La Big Dig House di Lexington non è vicino all’accesso di un’autostrada né tantomeno ci si affaccia. Questa casa è fatta di autostrada. Un edificio fatto di scarti stradali che dimostra come dai rifiuti di demolizione delle infrastrutture si può recuperare il materiale di scarto per reimpiegarlo in nuovi progetti. In questo caso gli scarti di acciaio e cemento sono stati recuperati dalla riconversione della interstatale I-93 di Boston nel megaprogetto del Big Dig, un tunnel lungo 5,6 km scavato sotto la città.
La Big Dig House è situata nel quartiere Six Moon Hill di Lexington, vicino Boston. Il quartiere è nato tra il 1948 ed il 1950 come collezione di case moderne progettate da The Architects Collaborative (TAC), un progetto di collaborazione tra diversi architetti di fama internazionale tra cui Walter Gropius. Single Speed Design ha realizzato la casa fatta di scarti stradali, puntando sul riciclo dell’architettura.
Acciaio e cemento sono stati recuperati dallo smantellamento dell’autostrada I-93 e tramite una pianificazione di riassemblaggio, gli elementi sono stati montati in sito come avviene per gli elementi prefabbricati. La casa si estende per circa 370 metri quadrati distribuiti su sei livelli. Enormi vetrate a tutta altezza permettono il diffondersi della luce naturale da ogni angolazione. I pavimenti in cemento lucido e gli impianti a vista conferiscono agli ambienti un’atmosfera industriale. Dato che gli elementi strutturali sono certamente sovradimensionati perché progettati per reggere carichi molto più elevati, per i progettisti è stato molto più semplice integrare nell’edificio un grande giardino pensile.
Come prototipo, questo edificio dimostra come i rifiuti infrastrutturali possono essere recuperati e riutilizzati nell’edilizia residenziale. Un potenziale ancora poco sfruttato. Con una pianificazione strategica molte strutture pubbliche potrebbero vedere la luce grazie alla demolizione di infrastrutture dismesse. L’infrastruttura decostruita permetterebbe di costruire scuole, biblioteche, alloggi, garantendo un risparmio di risorse, un risparmio energetico ed economico.
The Big Dig è il nome del megaprogetto di riconversione dell’autostrada I-93 di Boston in un tunnel scavato sotto la città. L’arteria autostradale che passava in mezzo alla città era caratterizzata dal traffico estremamente congestionato. Ciò derivava dal fatto che la sopraelevata venne costruita prima dell’introduzione delle rigorose norme sulle autostrade durante il governo Eisenhower. Essa aveva curve strette, un numero eccessivo di ingressi ed uscite e rampe di entrata senza corsie di accelerazione. Negli anni Ottanta il consorzio di Boston decise di sostituire l’arteria centrale a sei corsie pianificando trasporti in galleria. Un progetto notevolmente complesso che si è scontrato nel corso degli anni con problemi di natura politica, economica, ambientale e ingegneristica. Nonostante ciò, le ditte statunitensi sono riuscite a portare a termine i lavori nel 2007.
Un grande progetto di ingegneria che ha portato molti benefici ambientali come la drastica riduzione del rumore e il miglioramento della qualità dell’aria nel centro di Boston. I materiali di scarto sono stati impiegati anche per la realizzazione di giardini, parchi, campi da golf, e opere di gestione pubblica e privata.