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Colonnine elettriche per ricarica autoveicoli e mobilità verde

Se prendiamo in analisi il settore trasporti, ci accorgiamo che lo stesso è di grandissimo impatto sul totale delle emissioni di CO2 ed altre polveri sottili nell’aria che respiriamo. Le politiche verdi ed ambientaliste, i nuovi parametri di adeguamento all’emissioni spingono sempre di più verso una strada sostenibile e di basso impatto sull’ambiente. I trasporti sia pubblici che privati giocano un ruolo molto importante verso queste nuove sfide. Il futuro prossimo sembra virare sempre di più verso motori a combustione interna alimentata da alternativi carburanti, i motori ibridi che già stanno avendo una forte crescita di vendite; come ultimo step invece si punta ai motori completamente elettrici che hanno emissioni quasi nulle. Il settore trasporti su strada, infatti, ha un fortissimo impatto sulla qualità dell’aria, si considera la maggior fonte di inquinamento atmosferico. Il trasporto urbano è responsabile di circa il 23% delle emissioni di gas serra in Europa secondo alcune recenti ricerche.

La ricarica autoveicoli presso la propria abitazione

La maggior parte di chi possiede veicoli elettrici ha in casa il punto di ricarica principale.
I veicoli sostano nel box o nel posto auto diverse ore ogni giorno, proprio per questo è ideale stazionare a casa, in quanto consente di ricaricare lentamente la batteria. E’ sufficiente una potenza (kW) ridotta per poter avere ogni mattina la batteria completamente carica.
Da sfatare uno dei tanti falsi miti; contrariamente a quanto in molti pensano, non bisogna far scaricare la batteria per poi ricaricarla completamente. Le batterie al litio di nuova generazione; impiegate sui veicoli; beneficiano maggiormente di piccole ricariche parziali. Chi ha un’auto elettrica ogni volta che parcheggia mette in ricarica la propria vettura nel proprio box o posto auto.

Si può ricaricare l’auto elettrica collegandola al contatore già esistente di casa così come si fa per tutte le altre utenze elettriche.
Se il proprio contatore è (ad esempio 3 kW), si possono utilizzare stazioni di ricarica con la corrente regolabile, oppure ricaricare durante la notte. Si può in caso di necessità richiedere un aumento di potenza al contatore (molte persone in Italia ricaricano tutti i giorni con un normalissimo 3 kW).

La velocità di ricarica dipende dalla potenza (kW) con cui si ricarica e dalla potenza massima accettata dal caricabatteria interno al veicolo. Se i due valori sono diversi, comanda sempre il più basso dei due.
Se effettuiamo una ricarica completa a 3,7 kW richiede circa 5/6 ore di tempo. Invece una ricarica completa a 7,4 kW richiede circa 2/3 ore di tempo.
Comunque raramente si fa una ricarica completa. Di solito infatti si fanno “rabbocchi” , cioè piccole ricariche; quindi probabilmente avrete l’auto in carica per 1 o 2 ore al giorno, poi dipende sempre dall’uso che se ne effettua.

L’Italia ed il settore trasporti

In Italia dall’ultimo rapporto CENSIS (2018) si è evidenziato come il 65,4% degli italiani (in crescita rispetto al 57,4% del 2001) utilizza l’automobile per i propri spostamenti; proprio da ciò capiamo l’importanza e la centralità della mobilità elettrica ad uso personale e privato.

Gli autoveicoli a trazione elettrica, la creazione di veicoli alimentati, in tutto o in parte, con energia elettrica, rappresentano una soluzione di compromesso tra la forte e sempre maggiore domanda di mobilità privata e tutela dell’ambiente.

I sistemi di ricarica “plug-in”, cioè tramite collegamento alla rete elettrica sono una soluzione validissima alla carente infrastruttura nazionale. La trazione elettrica rappresenta quindi una svolta epocale non solo per quanto riguarda la mobilità in generale ma anche in ottica di tutela ambientale.

Le automobili elettriche integralmente sono principalmente citycars e necessitano di colonnine di ricarica diffuse sul territorio. Le autostrade uno snodo importante. All’interno del PNRR si propone di sviluppare un’adeguata rete infrastrutturale di ricarica elettrica pubblica; bisogna realizzare circa 7.500 punti di ricarica nelle superstrade e di circa 13.750 punti di ricarica nei centri urbani. Solo in questo modo si può supportare un cambiamento epocale quanto culturale per il nostro paese.

Published by
Giuseppe Manzo