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Colosseo, una copertura retrattile per creare una nuova arena

Colosseo, una copertura retrattile per creare una nuova arena

Presto il Colosseo potrebbe cambiare e trasformarsi come mai ci saremmo immaginati prima. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, infatti, ha dato il via al bando che prevede diversi interventi di rivalorizzazione della storica struttura romana. Il Colosseo potrebbe diventare una struttura all’avanguardia dotata di una copertura reversibile e tante tecnologie integrate. Un intervento che ha come obiettivo la fruizione della superficie al centro dell’arena per restituire al visitatore una nuova percezione degli spazi.

Un nuovo punto di vista del Colosseo e la copertura

L’intervento voluto dal MiBACT vuole ripristinare la lettura integrale del monumento. Non più quindi solamente la visita dei sotterranei, il nuovo Colosseo si apre totalmente per permettere al pubblico di comprendere appieno l’uso e la funzione di questa iconica struttura. Gli obiettivi principali dell’intervento sono due. Il primo è quello di rendere nuovamente fruibile la superficie del piano dell’arena del Colosseo, offrendo la percezione dell’area su cui avvenivano i giochi.

Colosseo, una copertura retrattile per creare una nuova arena
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Questa nuova area sarà completata con l’installazione di dispositivi meccanizzati che simuleranno i meccanismi degli otto ascensori presenti all’epoca e delle scene mobili antiche. In questa maniera la nuova arena verrà concepita come un unico piano unitario ad alto contenuto tecnologico che restituisce una inedita visione composita.

Uno degli incredibili spettacoli del Colosseo: la naumachia. PH: unaguidaturisticaroma.com

Grazie a questi meccanismi, infatti, i visitatori osserveranno la sinergia e la stretta relazione tra i sotterranei e il piano dell’arena. Comprendendo come animali e gladiatori raggiungevano l’arena dall’ipogeo.

Il perché della copertura per il Colosseo

Proprio l’ipogeo sarà l’oggetto di un altro profondo intervento che rappresenta il secondo obiettivo principale del progetto. Il nuovo Colosseo infatti sarà dotato di una copertura reversibile per gli ambienti ipogei. Un sistema che è ormai strettamente necessario, dato che da anni l’ipogeo è esposto alle intemperie.

Il sistema mobile, si legge nel bando, dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata. Questo per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione. E allo stesso tempo consentire di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli.

Il bando per il nuovo Colosseo

Il finanziamento complessivo previsto è di 18,5 milioni di euro. Il bando prevede l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dell’intervento di completamento, conservazione e consolidamento delle strutture ipogee e di realizzazione del nuovo piano dell’arena del Colosseo. Il bando è online sul sito di Invitalia con scadenza entro il prossimo 1 febbraio. Entro la fine della primavera 2021 si dovrebbe arrivare al progetto esecutivo. Mentre all’inizio dell’estate si sceglierà l’impresa di costruzione. I lavori potrebbero partire addirittura entro il 2021, come annunciato dal ministro Dario Franceschini.

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La progettazione definitiva sarà sviluppata in continuo confronto con la Stazione Appaltante a partire dall’idea progettuale vincitrice del bando. Approvato il progetto definitivo e ottenute tutte le necessarie autorizzazioni di legge, ancora più serrati i tempi per lo sviluppo del livello esecutivo.

La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena.” Queste le parole del ministro Franceschini durante la presentazione del progetto.

Non è la prima volta

L’idea di un profondo restyling del Colosseo non è nuova. Proprio il ministro Franceschini, infatti, sostiene il progetto dal 2015. All’epoca la proposta fu avanzata dall’archeologo Daniele Manacorda ma mai realizzata. Per quanto riguarda le visite, non si pone nessun problema. Il direttore assicura che durante i lavori il Colosseo resterà sempre aperto al pubblico, Covid permettendo.