Gli effetti del Coronavirus sulla mobilità
Il Nord Italia sembra essere bloccato e in alcune zone si respira un’aria surreale, degna dei migliori film apocalittici. L’ormai noto CoV-2019 ha seminato panico in tutto il mondo e da qualche settimana in Italia particolarmente. Gli effetti del Coronavirus, però, non si vedono solo sulle facce scosse delle persone, ma anche su economia, mobilità e lavoro.
Ne abbiamo già sentito parlare abbastanza. Dai medici agli ingegneri, dai complottisti ai fiduciosi, ognuno si è sentito in dovere di dire la sua.
Ma com’è la situazione, in Italia, sul fronte mobile?
Treni soppressi e ritardi eterni
La mobilità ferroviaria ha sicuramente sentito maggiormente gli effetti del virus. Più dovuto alla psicosi che al contagio, le principali compagnie ferroviarie si sono ritrovati costretti a dover assumere delle direttive precauzionali che hanno determinato non pochi disagi.
Al momento attuale sembra si sia ristabilito un certo ordine, anche se i portali delle principali compagnie sono in costante aggiornamento per avvisare su probabili riprogrammazioni delle tratte ferroviarie. A sentirne maggiormente è stato l’asse settentrionale “Torino – Milano – Bologna”, soprattutto l’Alta Velocità che ormai cosi non è, visti i continui rallentamenti. A causa di questo ripristino sull’Alta Velocità Milano – Bologna, è stato imposto un cambio anche sulla linea Torino – Milano.
FS Italiane ha comunque emanato un avviso contenente le misure e le iniziative prese dal gruppo ferroviario più utilizzato dagli Italiani. Nell’avviso si legge che:
Il Gruppo FS Italiane […] ha attivato procedure particolari per garantire la gestione di situazioni riconducibili a possibili casi di COVID – 2019.
L’avviso completo qui.
Strade semi – deserte
Le webcam in diretta delle città di Milano e Torino mostrano un’immagine della situazione critica Italiana. È da qui che si possono vedere gli effetti del Coronavirus sulla mobilità, che ogni giorno alimenta le paure degli Italiani. Nella sola Torino, è stato registrato un calo del traffico generale del 10 per cento, che è arrivato a toccare picchi del 15 per cento in alcune ore della giornata.
Situazione ancora più drammatica nel focolaio lombardo di Codogno, dove molte strade sono state chiuse al traffico a causa della quarantena imposta nel comune. Anche in altri comuni, epicentri dell’epidemia, sono state adottate misure di questo tipo che hanno coinvolto circa 60 mila italiani. Da Waze (applicazione dedicata al traffico) è possibile vedere in tempo reale la situazione traffico e le strade chiuse in tutta Italia. È buona norma, per chi viaggia, tenersi in costante aggiornamento per evitare spiacevoli disagi.
Niente panico
Sarebbe da scrivere a caratteri cubitali. Ma in questi giorni la psicosi generale la fa da padrone. Tanto da portare le persone a fare follie per accaparrarsi provviste, le ultime mascherine o gel disinfettanti a prezzi stellari. A farne le spese è l’intera economia del Paese (in positivo per alcuni, in negativo per altri).
A dispetto di tutto, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha condiviso sui suoi profili social un video d’incoraggiamento con un ridondante hashtag #milanononsiferma. Un messaggio chiaro e dal forte significato che sottolinea la determinazione degli abitanti di Milano.