La facciata interattiva del Palazzo di Fuoco a Milano
Nell’era digitale i prospetti degli edifici stanno diventando sempre più dei mezzi di comunicazione. Negli anni le facciate degli edifici sono state ghirlandate con billboard luccicanti e grandi insegne pubblicitarie. Oggi queste soluzioni vengono pian piano soppiantate da facciate interattive, riuscendo in alcuni casi a diventare delle particolari opere d’arte. Una facciata interattiva può essere definita come una chiusura verticale di un edificio che, attraverso luci e colori riesce a trasmettere un messaggio più o meno esplicito. A Milano un esempio di edificio con facciata interattiva fra poco sorgerà a Piazzale Loreto, dove GBPA Architects sta ristrutturando un edificio iconico, il Palazzo di Fuoco.
Il Palazzo di Fuoco e la facciata interattiva
Il Palazzo di Fuoco è diventato uno degli edifici iconici di Milano. Sito in Piazzale Loreto fu costruito negli anni ’60 su progetto di Giulio Minoletti e Giuseppe Chiodi. Si tratta di un edificio in cemento armato e facciate vetrate, caratterizzato da una continua comunicazione con la città. Nell’intervento di ristrutturazione sono state ripresi i temi conduttori quale luce, calore e trasparenza, comunicazione e relazione con la città. L’immobile presenta tre corpi di fabbrica di differente altezza che racchiudono una piazza interna a cui sarà aggiunta una copertura vetrata. Il progetto di GBPA prevede la sostituzione degli infissi esistenti, mantenendo inalterato il prospetto, con facciate vetrate performanti. In copertura è prevista l’installazione del verde pensile mentre le facciate ventilate riprendono il classico schema a pannelli e montanti. L’edificio è stato completamente ripensato dal punto di vista dell’illuminazione notturna attraverso l’impiego della tecnologia LED.
La facciata continua
La facciata continua del Palazzo di Fuoco di Milano è un curtain wall con sistema a cellule. Le lastre sono incollate alla struttura portante in alluminio sia per la parte esterna che per quella interna. I moduli in vetro sono caratterizzati da vetro a doppia camera in pannelli retro-smaltati di dimensioni 1220×3250 mm e uno spessore di 170 mm. Le cellule sono prefabbricate e alcuni moduli sono removibili per permettere ingressi in situazioni di emergenza secondo normativa dei VVF. Caratteristica peculiare delle facciate è il sistema di illuminazione studiato in modo da renderla interattiva.
Come diventa interattiva una facciata
Il progetto illuminotecnico della facciata interattiva prevede oltre alla scelta degli effetti luminosi, gli aspetti tecnici legati al risparmio energetico, alla sicurezza, funzionalità, manutenzione e gestione della luce. L’impiego di barre di tipo dinamico a LED RGBW, permette di gestire l’illuminazione e creare degli scenari di luce. Il sistema di controllo DALI permette di garantire e ottimizzare l’illuminazione. Le barre saranno installate negli scuretti dei montanti, permettendo di realizzare diversi scenari luminosi dinamici ed interattivi. L’area centrale della facciata permette di illustrare un orologio opportunamente programmato secondo il layout di base. Sul lato desto delle barre LED sempre installate tra gli scuretti dei montanti, permettono di ricreare un termometro interattivo che con i colori rappresenta la temperatura della piazza. Per le facciate laterali si utilizza un sistema di illuminazione semplificato con barre LED White installate in alcuni scuretti ma gestibili e dimmerabili.
Componenti di una facciata interattiva
Le barre LED installate negli scuretti dei montanti della facciata costituiscono i terminali dell’intero impianto. Oltre ad esse sono previsti gli alimentatori 24V/230V, componenti di controllo DMX, attrezzatura di programmazione e dispositivi di comando. Il corpo illuminante è una barra LED rigida con schermo opale. La loro gestione avviene tramite sistema DMX. Il passaggio dei cavi da una barra all’altra avviene tramite cavi a jack rapidi nascosti sul retro delle barre. Alla prima fila LED vine collegato il cavo di alimentazione predisposto in corrispondenza dei pavimenti flottanti all’interno dell’edificio. In un locale tecnico sono predisposti i componenti di distribuzione dati ed energia, gli alimentatori, nonché i PC e i componenti di programmazione che regolano il sistema.