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Il tetto giardino: tipologie, funzioni e vantaggi

di Aurelio Greco

Sicuramente a tutti sarà capitato di vedere qualche immagine suggestiva di una casa con il tetto ricoperto di piante o da un bel manto erboso: probabilmente molti di noi sono rimasti affascinati, immaginando di viverci dentro. Ma chi ha mai provato veramente questa sensazione? E soprattutto chi sa quali sono i veri benefici di un dispositivo di questo genere? Analizziamo tipologie, funzioni e vantaggi di un sistema spesso poco utilizzato: il tetto giardino.

Che cos’è il tetto giardino

Il tetto giardino, anche chiamato giardino pensile, è un dispositivo bioclimatico a massa termica costituito da una struttura complessa. Richiede infatti una manodopera qualificata che sia in grado di realizzare correttamente la stratificazione necessaria al suo corretto funzionamento. Il tetto giardino non è un’invenzione contemporanea ma, come gli antichi ponti e acquedotti, risale al periodo romano e anche a quello antecedente: dai bellissimi giardini pensili di Babilonia ad oggi la storia ci racconta di diversi esempi di applicazione di questo sistema.

Il tetto giardino: tipologie, funzioni e vantaggi
Situati nell’antica città di Babilonia, vicino all’odierna Baghdad, i giardini pensili furono edificati intorno al 590 a.C. dal re Nabucodonosor II. PH: cultura.biografieonline.it

Ovviamente in passato, oltre che rappresentare un virtuosismo architettonico, tali giardini venivano costruiti per rispondere alla mancanza di macchine che potessero rinfrescare gli ambienti. La loro funzione era infatti quella di regolare termicamente e in maniera totalmente passiva la temperatura degli ambienti sottostanti. Il tetto giardino moderno funziona allo stesso modo di quello arcaico tuttavia, grazie al progredire della tecnologia, oggi abbiamo la possibilità di realizzarne di più prestanti in spazi anche più contenuti.

Le tipologie

Per convenzione il tetto giardino viene classificato in tre diverse macro categorie, a seconda del tipo di coltura che si intende piantumare.

  • Estensivo: un tetto giardino estensivo è costituito da un semplice manto erboso. Rappresenta una soluzione perfetta per quei casi in cui si ha poco spazio con il muretto d’attico e non si possono osare grandi profondità. Solitamente questi dispositivi hanno uno spessore compreso tra 10 e 15 cm;
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La stratigrafia di un tetto estensivo. PH: www.climagruen.it
  • Intensivo: il tetto giardino intensivo è la tipologia che più si avvicina al giardino pensile arcaico. È costituito da un vero e proprio giardino nel quale si possono prevedere arbusti di medie dimensioni, sentieri, panche e tutto il necessario per rendere il proprio tetto un vero e proprio giardino a seconda dell’immaginario del committente. Ovviamente per realizzare un tetto di questo tipo sono necessarie stratificazioni molto ben progettate e spessori di terra notevoli, anche superiori al metro a seconda delle tipologie arboree che vengono scelte;
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styrodur-italia.it
  • Semi-estensivo: il tetto giardino semi-estensivo rappresenta un buon compromesso tra costi e benefici. Infatti in una copertura di questo genere potremo avere spessori di terra maggiori, tra 15 e 30 cm, che assicureranno un corretto funzionamento del dispositivo a massa termica. Inoltre, grazie al maggior volume di terra, sarà possibile piantumare piccoli arbusti o tipologie arboree che richiedono un maggiore sviluppo dell’apparato radicale.
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È bene precisare che la scelta di una tipologia piuttosto che un’altra non è solo dettata da un mero gusto estetico della soluzione architettonica, bensì i parametri che entrano in gioco sono molteplici. Uno di questi è senz’altro la terra, che in questo dispositivo bioclimatico costituisce la massa termica: maggiore è il volume di terra, meglio funzionerà il dispositivo. Tra le proprietà benefiche del tetto giardino non c’è solamente quella di termoregolare gli ambienti sottostanti. Questo sistema infatti, se inserito in un contesto cittadino, è in grado controllare il livello di inquinamento acustico e il livello di elettrosmog, mantenendo un basso valore di albedo e mitigando il fenomeno dell’isola di calore.