Collaudo in corso per il nuovo ponte di Genova. I primi test sono già risultati tutti positivi e a darne l’annuncio è il consorzio PerGenova. Il sindaco di Genova, nonché commissario per la ricostruzione del viadotto, Marco Bucci ha annunciato che la cerimonia avverrà tra l’1 e il 5 agosto. Ansa ha già dato l’ufficialità della data, comunicando che l’inaugurazione del nuovo ponte di Genova avverrà nel giorno del 3 agosto 2020.
La prima fase di collaudo si è costituita in una prova di carico statico. Il viadotto è stato caricato con un peso totale di 2.500 tonnellate, il risultato di 56 tir da 44 tonnellate ciascuno. I tir, posizionati sul ponte gradualmente, hanno il compito di stressare la struttura provocando la massima sollecitazione sugli elementi di bordo. Utilizzati anche 4 moduli spmt (Self – propelled modular transporter o Semoventi trasportatori modulari), veicoli simil carrelli con lunghe piattaforme capaci di trasportare carichi fino a 60 tonnellate per ogni asse. Le operazioni di collaudo sono iniziate il 20 luglio alle 8.00. La procedura è stata divisa in fasi:
In attesa che vengano consegnati i risultati diagnostici dei test da parte di Anas e certificati da Rina (ente certificatore), si lavora per le ultime rifiniture: pannelli solari che autoalimenteranno l’impianto elettrico del viadotto, barriere antirumore, segnaletica verticale e orizzontale. C’è molta trepidazione, dunque, per l’inaugurazione, alla quale parteciperà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il nuovo ponte di Genova fa già parlare di sé, ancor prima della sua inaugurazione. Una bomba mediatica, lanciata da Il Sole 24 Ore, getta ombre e dubbi sul viadotto. I sospetti riguardano i limiti di velocità del ponte che, da fonti ufficiali (è quanto dichiara Il Sole 24 Ore), si scoprono essere di 80 km/h in direzione Genova e 70 km/h in direzione Savona. Decisamente inferiori ai limiti in uso nel precedente viadotto che erano di 90 km/h. L’abbassamento di tale limite è dovuto ad un’incongruenza tra le attuali Norme Funzionali e Geometriche per la Costruzione delle Strade (DM Infrastrutture 5 novembre 2001) e il tracciato, posto identico a quello precedente.
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici era già a conoscenza di questa incongruenza. Per non rallentare i lavori si è pensato fosse opportuno continuare a percorrere la via inizialmente presa. La decisione definitiva su questa problematica spetta all’Anas, l’ente che garantirà i risultati dei test dei collaudi statici. Rimandata quindi la decisione sulla soluzione da prendere, anche se la strada più semplice sarebbe quella di abbassare il limite a 70 km/h, controllando la velocità tramite sistemi di controllo automatici.
Un’ulteriore problematica riguarda un antico gasometro nelle vicinanze del ponte. Questa struttura, risalente agli anni ’50, è sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza e, quindi, sottoposto a divieti di demolizione e restauro. iReti, società proprietaria della struttura, ha già denunciato le gravi condizioni statiche in cui versa il gasometro, sollecitando la necessità di demolire la struttura.