Per chi come me viaggia ogni giorno in treno dal nord della Puglia verso Bari, non ha potuto fare a meno di notare un grandissimo ponte in costruzione appena si entra in città, riconoscibile soprattutto da una grande “torre” alzata in pochi mesi; giorno per giorno l’ombra che questo ponte proiettava sui binari della ferrovia è diventata sempre più grande, fino a quando i due lembi non si sono uniti definitivamente, in maniera anche abbastanza romantica. Ebbene, il ponte che ogni giorno migliaia di pendolari inconsciamente si ritrovano sulla loro strada, diventerà una delle opere civili più importanti del Sud Italia e un’opera unica al mondo nel suo genere, e finalmente quest’anno vedrà la sua conclusione, dopo i classici problemi burocratici italiani.
Il progetto per il ponte dell’Asse Nord-Sud di Bari è stato approvato nel lontano 2008 dal Comune di Bari, ed è stata affidata la sua costruzione alla società RPA di Perugia, che opera nel settore delle costruzioni civili. La particolarità di questa opera è nella tipologia: è uno dei pochi ponti strallati a pilone unico centrale al mondo ed uno dei più lunghi del Sud Italia. Il ponte strallato è caratterizzato dal fatto di avere degli stralli, ovvero dei cavi in acciaio che collegano direttamente il piano dell’impalcato alle torri assumendo una forma rettilinea, differente dei ponti sospesi classici dove i cavi assumono una forma approssimabile ad una parabola; questa scelta permette di coprire luci più grandi assicurando la staticità del sistema e ormai viene utilizzata come tipologia costruttiva per i ponti di tutto il mondo, come testimonia anche il ponte di Oresund, di cui abbiamo già parlato (Il ponte di Oresund)
Il ponte dell’Asse Nord-Sud di Bari è sospeso a 10 metri di altezza ed ha una luce di 225 m, che lo pone tra i primi posti in Italia come lunghezza della campata principale, secondo solo al ponte strallato sul fiume Adige in Trentino (310 m) e più lungo dell’Indiano di Firenze (206 m) e del bellissimo ponte di Calatrava a Reggio Emilia (220 m). Nulla a che fare però con l’ingegneria estrema estera: il ponte strallato più lungo del mondo è quello dell’isola Russkij in Russia, con una lunghezza della campata principale di 1104 m. Tutti questi ponti appena descritti così come la maggior parte dei ponti strallati nel mondo sono però sorretti da 2 o più piloni principali; il nuovo ponte di Bari invece ha solamente un unico grande pilone, che lo rende unico al mondo nel suo genere.
Il ponte dell’Asse Nord-Sud di Bari è completato da due viadotti laterali di lunghezza 245 m e 156 m, per un totale di 626 m che collegheranno facilmente due parti di Bari divise dalla ferrovia. Il profilo di progetto è stato centrato sull’asse del pilone centrale del ponte strallato, ed adattato con due vertici altimetrici in posizione simmetrica: si è ottenuta così una doppia simmetria, planimetrica e altimetrica, nell’intento di ottimizzare la fabbricazione ed il montaggio dei vari elementi strutturali.
Il pilone centrale è alto 225 m e in esso convergono i resistenti cavi in acciaio che sorreggono la struttura, anch’essa completamente in acciaio, ed è stato posizionato tra i binari della ferrovia. Il ponte sarà riservato al solo transito delle auto, con 4 corsie di percorso ciclopedonale larghe due metri e mezzo.
I lavori strutturali sono finalmente terminati in questi giorni con il posizionamento dell’ultima trave, rimangono ora solo i lavori di finitura. L’inaugurazione è prevista per settembre, e a meno di grandi sorprese, Bari sarà collegata da un’opera di ingegneria unica al mondo.