A che punto è Notre Dame dopo l’incendio?
Sono ormai due anni che la più nota cattedrale di Francia ha subito danni irreparabili, a causa di un incendio accidentale dell’Aprile 2019. Il cantiere di ricostruzione della cattedrale di Notre Dame prosegue incessantemente. Esso è paragonabile, per importanza, valore e complessità dell’edificio, a quello che a Torino ha ridato vita alla cupola della cappella della Sindone di Guarino Guarini, distrutto anch’esso da un gravissimo incendio. Responsabili dei lavori sono gli architetti Philippe Villeneuve e Rémi Fromont, entrambi architectes en chef des monuments historiques.
Dopo l’incendio, per Notre Dame 2.000 metri cubi di legno per la guglia e la ‘foresta’
Le parti in legno della struttura son state quelle, naturalmente, più devastate. I responsabili del recupero sono si impegnati nella ricostruzione in più di un modo. I circa 2.000 metri cubi di legno, necessari alla ricostruzione, vengono reperiti da un importante patrimonio nazionale custodito con attenzione fin dal XVII secolo, sia dal pubblico demanio che dai privati. L’imponente quantità di legno servirà non solo alla guglia aggiunta da Eugène Viollet-Le-Duc a cavallo della metà del XIX secolo, ma anche alla ‘foresta’. Il discorso inerente i materiali, in campo di restauro è fondamentale. Infatti per un intervento di restauro-ricostruzione che deve essere il più possibile aderente all’originale.
La “foresta”
La cosidetta “foresta” era una complessa e intricata struttura che sosteneva la copertura con i suoi quattro ordini di elementi lignei. Mentre la guglia era un comlesso elemento, che poggiava su un equilibrio strutturale delicatissimo. Si poggiava dai suoi 96 metri di altezza direttamente sui quattro pilastri in muratura all’incrocio tra transetto e corpo della cattedrale.
Per riedificarla sono necessari, oltre ad un approfondito studio geometrico e strutturale, anche il legno massello di rovere che consenta la realizzazione di elementi portanti di grande dimensione. Proprio per questa ragione la ricerca degli elementi strutturali risulta complessa. In particolare, sono stati cercati esemplari che avessero tronchi di almeno 20 metri di lunghezza e diametro superiore a 1 metro. Il legno poi dovrà essere essiccato per un periodo compreso tra i 12 e i 18 mesi prima di potere essere lavorato dai falegnami.
Tale tempo trascorso serve a portare l’umidità del legno al di sotto del 30%, condizione necessaria alla riduzione delle deformazioni in condizioni di esercizio. Questa situazione influisce profondamente sul cronoprogramma del cantiere. La consegna del materiale quindi avverà per la lavorazione non prima nella fine del 2022 o l’inizio del 2023.
L’incendio del 15 Aprile 2019
L’incendio avvenuto il 15 Aprile 2019, iniziato intorno alle 19:00 e protrattosi per delle ore, ha colpito duramente Notre-Dame de Paris, cattedrale simbolo della cristianità, della Francia e di tutta la cultura occidentale. L’evento è stato causato probabilmente da un guasto nell’area soggetta in quei giorni a restauro architettonico. La struttura della chiesa è composta da pietra, gli elementi verticali, e da legno di quercia, gli orizzontamenti, le capriate e le guglie.
La cattedrale
La cattedrale di Notre-Dame è il monumento più visitato d’Europa con più di 12 milioni di visitatori all’anno. La costruzione iniziò nel XII secolo, in pieno medioevo, periodo in cui l’architettura gotica si stava espandendo in europa. Fin da subito è stata ideata per essere una delle più grandi mai realizzate.
E’ situata sull’Île de la Cité, un’isolotto sulla Senna, preceduta e seguita da due piazze. Ha una pianta a croce latina con transetto poco sporgente, cinque navate sormontate da volte ogivali, utilizzate nel gotico per permettere l’aumento delle altezze. Le struttura è sormontata da una vasta capriata lignea composta da tronchi di quercia, il cui raccordo con la struttura verticale avviene tramite archi rampanti in pietra.