Durante il primo periodo di 9 mesi del 2023, sono stati emessi complessivamente 2.719 bandi per servizi riguardanti l’edilizia; mostrando una diminuzione del 31,2% in termini di numero e dell’8,9% in termini di valore rispetto al 2022. Questa tendenza negativa si è protratta nel tempo, con una costante diminuzione dei servizi di ingegneria e architettura. Per il terzo mese consecutivo, abbiamo assistito a un calo significativo.
Nel mese di settembre scorso, sono stati registrati solamente 115 bandi, con un valore totale di 70,2 milioni di euro. Ciò rappresenta una diminuzione del 69,6% in numero e del 56,4% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche se c’è stato un aumento del 17,3% nel numero di bandi rispetto ad agosto, si è verificata una perdita del 60% in valore. Questi dati, provenienti dall’Osservatorio OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura, indicano una situazione estremamente preoccupante. L’OICE (Organizzazione Imprese Costruzioni Edili) è un’associazione italiana che rappresenta le imprese operanti nel settore delle costruzioni edili e delle opere pubbliche. Inoltre ne facilita la comunicazione tra le imprese del settore, promuovendo la collaborazione e rappresentando gli interessi del settore a livello nazionale e internazionale.
Complessivamente, il valore totale dei servizi tecnici a settembre è stato di 85,6 milioni di euro, includendo sia i bandi di architettura e ingegneria (70,2 milioni di euro) che i servizi tecnici integrati negli appalti (15,6 milioni di euro). Questo rappresenta una diminuzione del 60,4% rispetto ai 216 milioni di euro di agosto. Nel trimestre luglio-agosto-settembre, il numero di bandi per servizi tecnici è sceso a soli 380, rispetto ai 1.103 del trimestre precedente, con una diminuzione del 65,5%. Anche il valore è diminuito a 459,7 milioni di euro, rispetto ai 1.512,7 milioni del trimestre precedente, mostrando una diminuzione del 69,6%.
Questi dati evidenziano un trend negativo nel mercato dei servizi di architettura e ingegneria per i primi nove mesi del 2023
Giorgio Lupoi, il presidente di OICE, ha sottolineato diverse ragioni dietro questa crisi, tra cui l’implementazione del nuovo codice appalti, la frammentazione degli affidamenti al di sotto della soglia di 140.000 euro e la ridefinizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Lupoi ha enfatizzato l’urgenza di interventi immediati per invertire questa tendenza negativa.
Commenta Lupoi:
“Se il trend rimarrà questo, con un ultimo trimestre in marcata flessione, si potrebbe arrivare ad un calo del 2023 pari al 23% in numero e al 24% in valore. Inizia ad essere evidente che la scelta di mantenere a 140.000 la soglia per gli affidamenti diretti ha effetto anche sugli incarichi che, diversamente, andrebbero affidati con gara soggetta ad evidenza pubblica nazionale o europea”. Anche perché “Il codice appalti ha anche eliminato l’obbligo di consultazione di due preventivi, lasciando mano libera alle stazioni appaltanti. Su questo OICE aveva proposto di mantenere la soglia a 75.000, un valore ben superiore alla media dei redditi professionali annui”. Fondamentale puntare sulla “concorrenza sul prezzo e sulla qualità, senza scelte rimesse alla discrezionalità assoluta in ambito tecnico, con attente valutazioni sulle anomalie delle offerte, a garanzia della committenza”.
Anche le gare di sola progettazione stanno risentendo di questa situazione critica. Nel mese di settembre, sono stati pubblicati solo 51 bandi, con un valore totale di 35,3 milioni di euro. Ciò rappresenta una diminuzione del 78,2% in numero e del 27,6% in valore rispetto a settembre 2022. Anche se c’è stato un leggero aumento del 2% nel numero di bandi rispetto ad agosto, c’è stata una diminuzione del 36,9% in valore. Nel complesso, nei primi nove mesi del 2023, sono stati pubblicati 1.518 bandi per progetti, con un valore totale di 1.107,7 milioni di euro. Questo rappresenta una diminuzione del 40,5% in numero e del 18,5% in valore rispetto allo stesso periodo del 2022.
Anche i bandi per appalti integrati stanno subendo una diminuzione. Nel settembre 2023, sono stati registrati solo 80 bandi, il numero più basso dell’anno, per un valore totale dei lavori di 782,6 milioni di euro e un valore dei servizi compresi stimato in 15,4 milioni di euro. Rispetto a settembre 2022, c’è stato un aumento del 21,2% nel numero di bandi, ma una diminuzione del 47,1% nel valore dei lavori e del 61,7% nel valore dei servizi.
In conclusione, la situazione attuale richiede un intervento urgente per stabilizzare il mercato e proteggere l’industria dei servizi di ingegneria e architettura.