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Tecne, Aspi cerca più di 1000 ingegneri e tecnici

Aspi cerca più di 1000 ingegneri, operai e tecnici per un piano di investimenti massiccio per l’ammodernamento delle infrastrutture italiane. Si parla di 14,5+7 miliardi di euro da spendere per interventi, prevalentemente sul costruito, che avranno scadenza ultima il 2038. Dopo i fatti del crollo del Ponte Morandi e la trattativa aperta tra il Governo e Atlantia per la cessione di Aspi, sotto la lente d’ingrandimento sono finite le infrastrutture italiane. Soprattutto quelle esistenti, ma anche quelle mancanti.

Grandi risorse richiedono grandi menti, questo è quello che chiede Aspi. Tecnici e professionisti esperti soprattutto nel settore civile e cantieristico. Grande punto di innovazione è la ricerca di BIM Coordinator e BIM Specialist, due figure lavorative di recente nascita che trovano sempre più richieste nel settore. Le sedi sono 5: Roma, Milano, Firenze, Genova e Pescara. Balza all’occhio l’assenza di un presidio al Sud, una questione che già abbiamo largamente affrontato in un nostro articolo e che non ci stancheremo mai di denunciare. Aspi cerca più di 1000 ingegneri e tecnici pensando al futuro, ma si spera per tutta l’Italia.

Tecne lavorerà in stretta sinergia con Autostrade Tech, il polo tecnologico del Gruppo ASPI. Se Autostrade Tech si focalizza su tutte le opportunità tecnologiche che possono migliorare ed espandere l’esperienza del viaggio, le priorità di Tecne consistono nel mantenere una infrastruttura fisica sicura, sostenibile e durevole. Con le sue capacità tecnologiche e di digitalizzazione, Autostrade Tech sta creando strumenti che metteranno a disposizione di Tecne quei Big Data che saranno trasformati in Big Knowledge. Il binomio tra ingegneria civile e innovazione-ricerca, assolutamente unico a livello italiano, consentirà di realizzare infrastrutture digitali, smart e sempre più sicure“, si legge sul sito dei Tecne.

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Aspi cerca più di 1000 ingegneri, di cosa si tratta

La propria candidatura può essere inviata al sito internet ufficiale di Tecne, allegando il proprio Curriculum Vitae tramite LinkedIn. Le figure lavorative richieste sono: Direttore operativo, Direttore dei lavori, Progettista di strutture, geotecnico, idraulico e di gallerie oltre a BIM Coordinator e BIM Specialist. Le assunzioni prevedranno un canale preferenziale per i giovani ingegneri, da poco laureati, dedicando ben 400 unità. Una scommessa per il futuro quindi, affidando alle nuove generazioni una missione così importante. Il progetto è chiamato TecneX per qui è nata una “collaborazione con i più autorevoli Poli Universitari italiani, con i quali Tecne manterrà aperto un ampio e costante rapporto di collaborazione tecnico-scientifica e di formazione permanente”.

I maggiori investimenti ricadranno sulla manutenzione di ponti e gallerie (realizzati prevalentemente in calcestruzzo armato precompresso. Punto di svolta è sicuramente il monitoraggio. Si prevedrà l’istallazione di numerose cellule di testing per analizzare in maniera costante lo stato delle strutture. In fine si parla di istallazione di barriere di sicurezza e acustiche, spesso carenti o mancanti in alcuni tratti autostradali. Insomma tanto da fare ma soprattutto tanto da progettare. Aspi cerca più di 1000 ingegneri proprio per questo.

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Il Bim al centro del progetto

Lampante è come il Bim per Tecne sia importante. Infatti, bel 60 persone sono indispensabilmente esperti della materia. Essere competenti del settore però è un valore premiale per accedere anche ai restanti reparti della neonata società di Atlantia. Aspi cerca più di 1000 ingegneri specializzati nel BIM, quindi, tra Specialist e Coordinator, ma cosa sono? Il primo, il BIM Specialist, è il modellatore, ovvero colui a cui è demandato il compito di realizzare il modello 3D. Un ruolo che quindi dovrà essere occupato da più persone, essendo un progetto esecutivo un lavoro molto complesso.

Il BIM Coordinator, invece, è colui che gestisce i rapporti tra tutte le professionalità a lavoro, che redige i cronoprogrammi e i computi metrici e che analizza le interferenze tra i tre macro settori di progetto: architettonico, strutturale e impiantistico. A lui è demandata la responsabilità, quindi, di ridurre il rischio di varianti in corso d’opera, elemento che condiziona maggiormente l’aumento dei costi e dei tempi di realizzazione. Conoscendo quindi cos’è il BIM, Tecne potrebbe presentare il punto di svolta per la situazione infrastrutturale italiana.

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Marcello Raiano