In attesa del completamento del tanto discusso Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MOSE), la Basilica di San Marco potrebbe essere protetta dalle acque alte grazie all’installazione di una teca in vetro di Murano. La Provveditoria di San Marco ha avviato l’iter progettuale da sottoporre alla Soprintendenza ai Beni culturali e al Provveditorato alle opere pubbliche. Lo scopo principale è quello di impedire l’ingresso dell’acqua alta da piazza San Marco alla chiesa così da evitare la corrosione aggressiva dovuta alla presenza del sale.
Come si è discusso ampiamente, il problema dell’acqua alta a Venezia è di notevole entità. Nel novembre del 2019 i danni registrati dall’alta marea hanno messo in ginocchio i cittadini della Laguna mentre le critiche al Mose non si sono fatte attendere anche se entrerà pienamente in funzione nel 2021 (come abbiamo già visto nei precedenti articoli sul come funziona il Mose e sul perché si è scelto di costruirlo). In quest’occasione la Basilica di San Marco è rimasta allagata per 250 ore, un periodo di tempo notevole che mette a rischio la struttura e le opere che custodisce. Piazza San Marco è il punto più basso della città ed inizia a coprirsi di acqua a 85 cm di marea. Il nartece della Basilica è ancora più basso e potrebbe immergersi con una marea di 66 cm, quindi al riempimento di acqua della piazza si allagano gli splendidi mosaici presenti all’interno della chiesa.
La Procuratoria di Venezia ha deciso di correre ai ripari e lanciare una soluzione che potesse proteggere la Basilica dagli allagamenti. Il procuratore Pierpaolo Compostrini ha riferito che “si tratterrebbe di sostituire i parapetti in ferro che esistono già per tenere lontani i visitatori dalle mura esterne. Abbiamo selezionato anche il tipo di materiale, assieme alla Stazione sperimentale del vetro di Murano. Il progetto è dettagliato e convincente. Siamo ansiosi di conoscere ora il parere delle istituzioni, per discutere e magari apportare i cambiamenti suggeriti“. Il progetto sembrerebbe efficace e, individuato il sistema di impermeabilizzazione della piazza, le lastre di vetro potrebbero essere facilmente rimosse. La teca potrebbe essere pronta già per novembre, mese in cui si innalza spesso la marea. Il costo dell’opera si aggira sui 3,5 Milioni di Euro e le lastre di vetro installate nel giro di qualche mese.
Secondo il procuratore Campostrini si tratta del “terzo livello di protezione della città, dopo il Mose per la laguna, le Insulaè per rive e fondamenta cittadine e il livello monumentale”. Una volta che sarà garantita la piena protezione della laguna da parte del Mose si potrà procedere facilmente alla rimozione della teca in vetro. La Basilica di San Marco potrebbe diventare per la prima volta nella storia spettatrice della mareggiata e non più vittima, grazie alle lastre di vetro di Murano.