Coronavirus, è possibile costruire un ospedale in 10 giorni?
La diffusione del Coronavirus in Cina sta provocando decine di vittime ed il numero dei contagiati sta crescendo con il passare delle ore. Il governo cinese, per far fronte al diffondersi dell’epidemia, ha deciso di costruire rapidamente un ospedale di 1.000 posti letto a Wuhan, capoluogo della provincia dello Hubei. Come abbiamo già documentato nel precedente articolo con video e foto, la Cina procede spedita per costruire l’ospedale in tempi record, ovvero in soli 10 giorni. Nonostante ciò, la costruzione di una struttura di 25.000 m2 in così poco tempo sembra pura propaganda. Ma è possibile costruire un ospedale in 10 giorni?
“È fondamentalmente un ospedale in quarantena dove mandano persone con malattie infettive, quindi ha in atto gli equipaggiamenti di sicurezza e protezione”
Joan Kaufman, docente di medicina globale per la salute e la medicina presso la Harvard Medical School
Coronavirus, il render dell’ospedale e l’efficienza cinese
Il 28 gennaio è stato rilasciato ufficialmente il render del Wuhan Hospital. All’interno dell’edificio verranno realizzati i vari reparti per le degenze, sale di consultazione, sale di terapia intensiva, un reparto dedicato alla tecnologia medica, magazzino, depositi temporanei e di lavaggio delle ambulanze.
“La Cina ha una storia di risultati rapidi anche per progetti monumentali come questo. Il lavoro di ingegneria è quello in cui la Cina è brava. Hanno il record di velocità per la costruzione di grattacieli.”
Yanzhong Huang, membro anziano della sanità globale presso il Council on Foreign Relations.
L’ospedale prende ispirazione dal Xiaotangshan Hospital costruito a Pechino nel 2003 per affrontare il problema della Sars. Questo fu costruito in appena sette giorni, con 4.000 persone che lavoravano giorno e notte, battendo il record per la costruzione più veloce di una struttura ospedaliera. Per raggiungere tali risultati i costruttori cinesi fanno affidamento a moduli prefabbricati realizzati in officina e assemblati in sito. L’edificio, realizzato per far fronte ad una specifica emergenza, dopo la fine dell’epidemia viene smantellato. Quindi è possibile costruire un ospedale in 10 giorni, e la stessa tecnica verrà utilizzata anche per l’emergenza Coronavirus in Cina. Il governo della Repubblica Popolare Cinese, per agevolare e velocizzare i tempi di realizzazione dell’edificio, ha inoltre eliminato quanto più possibile le procedure burocratiche che sono normalmente necessarie, così come i vincoli finanziari, mobilitando tutte le risorse di cui dispone.
Un ospedale in 10 giorni? Grazie alla modularità
Il fatto che il governo cinese non abbia diffuso notizie sul progetto fa dubitare sulle tempistiche di costruzione annunciate. Come suggerisce il professor Francesco Polverino, docente ordinario di architettura alla Federico II, nell’intervista rilasciata al quotidiano il Mattino di Caserta, è probabile se non scontato che l’ospedale venga costruito con strutture modulari. Un esempio di edilizia sanitaria non “tradizionale” che prevede moduli assemblati in officina, facilmente trasportabili e provvisti di un sistema di incastro. Sulla tipologia della struttura è probabile che si ricorra a moduli completamente in legno oppure a sistemi in calcestruzzo prefabbricato. Un ulteriore tipologia di struttura può essere realizzata con shelter modificati, che garantirebbero una maggiore flessibilità di messa in opera. Se è possibile costruire un ospedale in 10 giorni, quest’ultima sembra la soluzione più adatta per il caso del Coronavirus in Cina, perché garantisce rapidità di posa in opera rispetto agli altri due sistemi.
Fake News su presunti moduli già realizzati
I media cinesi hanno già diffuso delle immagini su un primo modulo ospedaliero completato. In realtà la foto mostra un condominio modulare di Qingdao, Cina orientale. L’edificio, seppur per scopi abitativi e non sanitari, è pur sempre un esempio di shelter modificato, simile alla struttura che si apprestano a realizzare a Wuhan. Ogni container può ospitare fino a due pazienti, ma gli spazi possono essere anche ampliati rimuovendo delle pareti. Inoltre, all’installazione degli shelter si prevedono ulteriori rifiniture in plastica che sigillino l’opera e annullino del tutto i rischi di contaminazione.