Attualmente siamo proiettati nella direzione di un futuro sostenibile, attraverso l’utilizzo di risorse, materiali e processi produttivi rinnovabili. Numerose infatti sono le novità a favore di temi come la salvaguardia delle risorse naturali, le energie rinnovabili, le infrastrutture a minor impatto ambientale, fino ad arrivare oggigiorno al riciclo ed al riutilizzo creativo degli oggetti. Su questi temi quantomai attuali trova fondamento l’interior design ecosostenibile, un settore ormai in netta crescita che getta le basi per un abitare sempre più green.
L’interior design ecosostenibile si basa sulla progettazione di piccoli oggetti di utilizzo quotidiano rigorosamente green e permette l’eliminazione, o almeno la riduzione, degli effetti negativi della produzione industriale, fornendo l’opportunità di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente partendo dallo stile di abitare.
La tendenza ad uno stile di abitare sostenibile rappresenta un elemento centrale nello sviluppo economico-sociale delle nostre città, ed esprime la necessità di perseguire l’obiettivo di salvare il nostro pianeta attraverso un miglioramento delle condizioni di vita, delle condizioni di benessere e quindi della salute degli abitanti delle casa. Gestire correttamente le risorse a nostra disposizione si traduce anche nel donare la possibilità, alle future generazioni, un analogo uso delle risorse presenti sul nostro pianeta. Tom Dixon, un famoso interior designer inglese, affermò:
I don’t think new materials are going to be the answer, I think it’s about finding ways of using existing ones in new ways
Il riutilizzo degli oggetti contribuisce a contenere i costi e a mantenere gli oggetti fuori dalla discarica, riducendo la quantità dei rifiuti prodotti. Questo spesso richiede un po’ di creatività e immaginazione, perché significa reinventare vecchi oggetti e trasformarli, dando loro una nuova funzione e un’immagine diversa: una vecchia porta ad esempio può essere trasformata in un tavolo.
I materiali riciclati, derivanti da altri materiali o da fonti sia rinnovabili e non, si dividono in:
Gli arredi costruiti rinnovando oggetti usurati, oppure i materiali di scarto reinventati in altra maniera, sono considerati delle vere e proprie opere d’arte. Le forme degli oggetti impiegati sono riconoscibili e creano un mix interessante, combinando linee contemporanee ed elementi inconsueti. Tutto ciò dà vita al design del riciclo, che salverà il mondo grazie all’impiego di materiali naturali.
La ricerca di materie rispettose dell’ambiente diventa pilastro portante tra le mura domestiche. Ma nel concreto, quando una casa può considerarsi a basso impatto ambientale? Innanzitutto attraverso la scelta di arredi che impattano in modo positivo sul pianeta, ma anche nella gestione sempre più efficiente e senza sprechi delle risorse energetiche: un vero e proprio rinnovamento dello stile di vita e di un nuovo modo di vedere le cose, gli oggetti di arredo e il loro inserimento ed utilizzo.
L’interior design ecosostenibile, incentrato soprattutto nel prevenire e ridurre gli impatti sull’ambiente di un prodotto, è una tendenza del design partita prima da una curiosità e poi da studio, ricerca, conoscenza dei materiali naturali, passione e sperimentazione. Un percorso di ricerca che ha tenuto conto della gestione, in campo progettuale, dell’intero ciclo di vita di questi prodotti per garantire comunque un’elevata qualità al momento del loro utilizzo. Tutto questo è stato possibile attraverso l’impiego di materiali eco-compatibili e l’utilizzo di criteri di sviluppo dei prodotti guidati dai principi cardine della sostenibilità ambientale.
L’ambiente concorre alla definizione del design, divenendone un fattore di indirizzo nello sviluppo del prodotto. In questo processo, l’ambiente assume il medesimo status dei più tradizionali valori industriali, quali il profitto, la funzionalità, l’estetica, l’ergonomia, l’immagine e la qualità generale.
Rathenau Institute, 1997
Quello che è cambiato, sostanzialmente, è il processo di progettazione del prodotto, come si evince nel grafico seguente.
Si può seguire un criterio generale per valutare la sostenibilità ambientale di un oggetto d’arredo, che ci aiuta a capire concretamente su cosa si fonda l’interior design ecosostenibile. Il criterio si basa su alcuni parametri, tra cui:
Tra i materiali da utilizzare nell’interior design ecosostenibile, considerati i più consoni all’obiettivo di salvaguardare l’ambiente, c’è sicuramente il legno. Essendo meno trattato e quindi utilizzato nel suo aspetto naturale e grazie anche alla sua colorazione reale e non artefatta, il legno è un elemento dal forte aspetto naturale e dal piacevole aspetto sia estetico che tattile. In edilizia invece, tra i suoi molteplici usi, il legno viene utilizzato per l’isolamento termo-acustico. C’è poi il sughero, che oltre a consentire la realizzazione di oggetti di design, può essere utilizzato in pannelli per l’isolamento ma anche per ottenere intonaci ecosostenibili.
Altro materiale che in Italia vanta un’antica filiera produttiva è la canapa, ottimo da utilizzare sia per gli interni che per l’edilizia. Con essa è possibile realizzare una sorta di cemento, in cui la funzione dell’aggregato, di solito svolta da ghiaia e pietrisco, è assolta invece dal truciolato di canapa. Legandola con calce è possibile ottenere un materiale con cui realizzare mattoni di ottima resistenza. Il legante a base di calce stabilizza la canapa, evitando che possa decomporsi o essere attaccata da insetti e roditori, ed evita la fuoriuscita di vapore acqueo che potrebbe esserci dal materiale, con conseguente aumento di umidità in ambiente.
Anche la juta, che è una valida alternativa ai tessuti contenenti poliuretano, è considerata una materia prima eco-friendly sia perché contiene cellulosa e lignina, che sono due sostanze biodegradabili, ma anche perché non genera gas tossici qualora dovesse prendere fuoco. È inoltre disponibile in grandi quantità e a basso costo. Abbiamo poi il linoleum, il bambù e la gomma naturale, che sono altrettanto resistenti e facili da mantenere come moquette, ed hanno un ulteriore vantaggio di accumulare molto meno allergeni o di non contenere additivi chimici.
Non di minore importanza, poi, è il rispetto di norme basilari per rendere green la nostra casa: si tratta di tanti dettagli per dare un tocco di personalità e originalità alla propria casa grazie all’interior design ecosostenibile. Ad esempio è utile inserire nelle nostre case piante verdi sia come decoro sia il loro effetto depurativo per l’aria, oppure si può aumentare la luminosità della casa utilizzando materiali ad hoc per le tende. Ma è importante anche utilizzare lampadine a risparmio energetico, prodotti a basso contenuto di composti organici volatili e installare finestre coibentanti. Tutti questi consigli rappresentano il primo passo per un cambio di mentalità che porterà il nostro abitare a diventare sempre più green.