Chi non conosce il Colosseo, uno degli anfiteatri romani più famosi al mondo? Praticamente nessuno!
Chi vive a Roma o comunque la frequenta più o meno spesso sa benissimo come in qualsiasi periodo dell’anno questa meta turistica sia presa d’assalto da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo. Chi invece ha visitato la Città Eterna da turista, sicuramente ha riservato una parte del suo viaggio per ammirare l’anfiteatro romano più famoso del mondo.
Quelli che forse non tutti sanno è che i romani, durante lo sviluppo del loro impero, hanno esportato non solo usi, costumi e tradizioni ma anche l’impronta artistica ed architettonica. Sono tante le opere di epoca romana sparse nelle zone del mondo da loro conquistate, come Europa occidentale e centro-orientale, Nord Africa e Medio Oriente. Si pensi solo alle ville, ai mausolei, ai complessi termali o ad opere a metà fra leggenda e realtà come il ponte di barche sullo Stretto di Messina. Fra queste, gli anfiteatri sono senza dubbio una cospicua eredità lasciata al mondo dal popolo romano.
Si stima, sulla base dei vari ritrovamenti archelogici, che al mondo esistano non meno di 200 anfiteatri risalenti ad epoca romana! Una lista lunghissima che farebbe la gioia di qualsiasi appassionato delle civiltà antiche o anche, semplicemente, di chi durante un viaggio voglia in qualche modo sentirsi “a casa”.
Ecco quindi una guida agli anfiteatri romani più belli ed affascinanti da scoprire in giro per il mondo.
Prima di questa vera e propria full immersion nella storia, vale la pena di spendere qualche parola preliminare su cosa sia un anfiteatro romano.
La società romana, con particolare riferimento alle proprie classi sociali più elevate, dava molta importanza alla componente ludica e ricreativa nel tempo libero. Fra le attività preferite dagli antichi romani abbienti vi era l’assistere a giochi di varia natura: combattimenti fra gladiatori, corse campestri e fra carri, battaglie navali.
Alcune di queste attività si svolgevano, nei primi tempi, negli ampi spazi tipici del foro della città, le cui funzioni principali restavano comunque altre (svolgimento del mercato e degli affari istituzionali, politici e religiosi della città). Moltissime delle città fondate dai romani non possedevano un circo (come il famosissimo Circo Massimo di Roma, attualmente ancora impiegato per eventi musicali e culturali), che risultava ai tempi la costruzione per eccellenza dedicata agli intrattenimenti più alti e pertanto costruito solo nei maggiori poli cittadini.
Anche per via delle grandi dimensioni planimetriche dei circhi, i Romani ovviarono al problema dello svolgimento delle attività sopra dette realizzando apposite strutture, chiamate per l’appunto anfiteatri. La nomenclatura deriva dal greco e significa letteralmente “posti intorno”, in quanto le postazioni erano distribuite tutt’intorno alla struttura (ovale o ellittica) dell’area in cui avvenivano i combattimenti o gli spettacoli acquatici.
Prima di passare alla scoperta dei resti nel mondo di queste meravigliose strutture, una piccola ma particolare curiosità che le riguarda. Originariamente gli anfiteatri romani vennero concepiti come strutture provvisorie, realizzabili ovunque se ne avesse necessità. Chissà cosa penserebbero se sapessero che, millenni dopo, milioni di visitatori osservano ancora queste opere!
Ecco quindi una guida agli anfiteatri romani meglio conservati, più belli ed affascinanti da scoprire in giro per il mondo.
La lista degli anfiteatri più suggestivi non può che cominciare dalla nazione che rappresenta la culla dell’allora impero romano, l’Italia.
“Il tempo non ha forma, ma in certi monumenti come il Colosseo puoi percepirne l’essenza, la luce, persino il volto”
(F. Caramagna)
Gli aforismi e le frasi celebri sul Colosseo sono innumerevoli. Del resto, stiamo parlando del primo della classe in questa speciale graduatoria. L’Anfiteatro di Roma, noto anche come Colosseo, è uno dei monumenti più iconici e riconoscibili di Roma, in Italia. Costruito quasi 2000 anni fa durante l’Impero romano, rimane oggi una delle destinazioni turistiche più popolari e famose al mondo.
La costruzione del Colosseo iniziò nel 72 d.C. sotto l’imperatore Vespasiano e fu completata nell’80 d.C. sotto il suo successore, Tito. L’anfiteatro fu costruito sul sito di un lago prosciugato dall’imperatore Nerone, ed era progettato per contenere da 50.000 ad 87.000 spettatori. Le dimensioni sono uniche, con lunghezza di 187.5 metri, larghezza di 156.5 metri e altezza di circa 50 metri.
Il Colosseo è stato utilizzato per una varietà di eventi, tra cui gare di gladiatori, finte battaglie navali e cacce di animali. Questi eventi erano incredibilmente popolari e vi partecipavano persone di ogni estrazione sociale, incluso lo stesso Imperatore. Il design del Colosseo è imponente e innovativo. La forma ellittica dell’anfiteatro consentiva la massima visibilità per tutti gli spettatori, mentre un complesso sistema di tunnel e ascensori consentiva un efficiente movimento di persone, animali e attrezzature.
Nel corso dei secoli, il Colosseo ha subito danni da terremoti, incendi e atti di vandalismo, ma rimane un simbolo duraturo del potere e dell’ingegno dell’antica civiltà romana. Oggi è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e attira milioni di visitatori ogni anno che vengono a meravigliarsi della sua storia, architettura e bellezza duratura.
Da Roma saliamo in Nord Italia, per conoscere meglio l’anfiteatro romano di Verona. Noto anche come Arena di Verona, è una delle strutture antiche più imponenti e meglio conservate d’Italia. Fu costruito nel I secolo d.C., durante il regno dell’imperatore Tiberio, ed è uno dei più grandi anfiteatri romani sopravvissuti al mondo.
L’anfiteatro era originariamente utilizzato per gare di gladiatori, giochi e altri spettacoli pubblici. Poteva contenere fino a 30.000 spettatori che si riunivano per assistere ai vari eventi. L’arena è di forma ellittica, misura 152 metri di lunghezza e 123 metri di larghezza ed è alta 31 metri. L’esterno è realizzato in pietra calcarea bianca e rosa, che gli conferisce il suo aspetto caratteristico. Nel corso dei secoli, l’anfiteatro è stato danneggiato da terremoti e altre calamità naturali, e ha subito diversi rifacimenti e restauri. Nel Medioevo l’arena fu utilizzata come fortezza e nel XIX secolo fu trasformata in un luogo per spettacoli operistici, ruolo che ricopre ancora oggi.
L’Arena di Verona è famosa per il suo festival lirico estivo annuale, che si tiene dal 1913. Alcuni dei cantanti lirici più famosi del mondo si sono esibiti sul suo palco e il festival attira visitatori da tutto il mondo. Oltre agli spettacoli d’opera, l’anfiteatro ospita anche una varietà di altri eventi culturali, tra cui concerti, balletti e produzioni teatrali. È una delle attrazioni turistiche più popolari di Verona ed è una testimonianza dell’eredità duratura dell’antica Roma.
Spostiamoci a Caserta, nella piccola città di Santa Maria Capua Vetere, nella parte meridionale della Campania, nota per il suo anfiteatro romano ben conservato. L’anfiteatro, noto anche come Anfiteatro Campano, è una delle strutture antiche più grandi e imponenti della regione. Nonché uno dei più grandi anfiteatri di tutto l’Impero (secondo soltanto al Colosseo!). Anche l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere fu costruito fra I e II secolo d.C. e poteva contenere fino a 60.000 spettatori. Era usato per gare di gladiatori, cacce di animali e altri spettacoli pubblici. L’anfiteatro è di forma ellittica, con una lunghezza di 170 metri e una larghezza di 140 metri. Possedeva quattro piani per un’altezza (considerevole) di 46 metri, con il livello inferiore riservato agli spettatori più importanti e facoltosi.
L’anfiteatro fu parzialmente distrutto nel V secolo d.C. e le sue pietre furono utilizzate per costruire altre strutture nell’area. Tuttavia, gran parte dell’anfiteatro rimane intatto oggi e i visitatori possono ancora vedere i suoi imponenti archi e altre caratteristiche architettoniche. Oltre all’anfiteatro, Santa Maria Capua Vetere possiede anche altri notevoli siti antichi, tra cui un teatro romano e diversi templi. La città ospita anche il Museo dei Gladiatori, che contiene una collezione di manufatti legati al combattimento dei gladiatori.
Nel complesso, l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere è una testimonianza dell’impressionante abilità ingegneristica e architettonica degli antichi romani. È una destinazione imperdibile per chiunque sia interessato alla storia antica e all’architettura.
All’interno dell’area dei resti di Pompei si trova uno degli anfiteatri più antichi e meglio conservati del mondo. L’antico Anfiteatro di Pompei, costruito nel I secolo a.C., è appunto uno dei più antichi anfiteatri sopravvissuti nel mondo romano. L’anfiteatro era utilizzato per gare di gladiatori, cacce di animali e altri spettacoli pubblici.
L’Anfiteatro di Pompei è di forma ovale e misura circa 149 metri di lunghezza e 117 metri di larghezza, con una capienza di circa 20.000 persone. È stato costruito utilizzando pietra vulcanica locale e mattoni, e le sue pareti sono decorate con affreschi e rilievi in stucco raffiguranti scene della mitologia e combattimenti tra gladiatori.
L’anfiteatro fu costruito fuori dalle mura cittadine, nei pressi dell’antico porto di Pompei, ed era collegato alla città da una strada chiamata Via dell’Anfiteatro. Sì impiegò per vari eventi durante tutto il periodo romano, fino alla famosissima eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. lo ricoprì completamente di lava e cenere.
Oggi l’Anfiteatro di Pompei è una popolare destinazione turistica e uno degli anfiteatri romani più apprezzati al mondo. I visitatori possono attraversare l’arena (il cui interno è ricoperto da un folto strato di vegetazione) ed immaginare come sarebbe stato assistere a una gara di gladiatori o ad altri spettacoli pubblici nell’antica Roma.
Restiamo nello splendido Sud Italia per conoscere l’Anfiteatro romano di Lecce. Si tratta di un’antica costruzione romana situata nella centro storico della città pugliese. Si ritiene che sia stato costruito a cavallo fra I e II secolo d.C. durante il regno dell’imperatore Adriano.
L’anfiteatro è di forma ellittica e misura circa 102 metri di lunghezza e 83 metri di larghezza. Poteva ospitare fino a 25.000 spettatori nel suo periodo di massimo splendore, rendendolo uno dei più capienti anfiteatri dell’Impero Romano. L’area salotto è composta da quattro ordini di sedili, divisi in due sezioni da un corridoio centrale. La parte inferiore è in pietra calcarea mentre quella superiore è in laterizio.
Nel corso dei secoli l’anfiteatro cadde in disuso e fu sepolto sotto strati di sedimenti. Fu riscoperto all’inizio del ‘900 durante gli scavi condotti dall’archeologo Giuseppe Parlangeli. Oggi l’anfiteatro è una delle maggiori attrazioni turistiche di Lecce ed è un luogo popolare per eventi culturali e concerti.
I visitatori dell’Anfiteatro di Lecce possono esplorare il sito e ammirare la sua imponente architettura, caratterizzata dall’uso della pietra locale e dai rilievi decorativi sulle pareti. L’anfiteatro è aperto al pubblico e sono disponibili visite guidate per coloro che desiderano saperne di più sulla sua storia e sul suo significato.
Nell’antica regione romana dell’Apulia (l’odierna Puglia) troviamo, oltre all’Anfiteatro di Lecce, anche quello di Lucera, in provincia di Foggia. L’Anfiteatro di Lucera si ritiene sia stato costruito nel II secolo d.C. durante il regno dell’imperatore Adriano (come per quello di Lecce), anche se alcune fonti suggeriscono che possa risalire al I secolo d.C.
L’anfiteatro è stato progettato per ospitare le classiche forme di intrattenimento, tra cui giochi di gladiatori, cacce di animali e spettacoli teatrali. Era di forma ellittica (lungo circa 127 metri e largo circa 95 metri) e poteva ospitare fino a 16.000 spettatori. La struttura era realizzata in pietra calcarea locale e presentava un sistema sotterraneo di cunicoli e camere per l’allestimento di eventi e il deposito di attrezzature.
L’Anfiteatro di Lucera è uno degli antichi anfiteatri romani meglio conservati in Italia. Nonostante i millenni passati, gran parte della struttura rimane intatta, comprese le mura esterne, le aree salotto e i tunnel sotterranei. Il sito ha subito diversi scavi e restauri nel corso degli anni ed è ora aperto ai visitatori che possono esplorare le rovine e conoscere la storia del sito.
Oggi l’Anfiteatro di Lucera è considerato un importante sito archeologico e culturale, e attrae turisti da tutto il mondo. Si utilizza per vari eventi culturali e spettacoli durante i mesi estivi, come concerti di musica e produzioni teatrali, che sfruttano l’acustica unica e l’atmosfera storica dell’anfiteatro.
Spostiamoci nella più grande isola italiana, la Sicilia, per scoprire l’Anfiteatro di Siracusa, un punto di riferimento storico situato nella città posta sulla costa orientale della Sicilia. Si tratta di una struttura ben conservata che risale all’Impero Romano, ed è uno dei monumenti antichi più importanti della Sicilia.
L’Anfiteatro di Siracusa risale a durante la prima parte dell’Impero Romano, fra I e III secolo a.C. Sorge sul sito di un precedente teatro greco, utilizzato per secoli prima dell’arrivo dei romani. L’anfiteatro è uno dei più grandi del suo genere (la già considerevole porzione inferiore visibile rappresenta infatti la parte più piccola della struttura). Si possono stimare infatti una lunghezza di 140 metri ed una larghezza di 119 metri, e poteva ospitare fino a 15.000 spettatori.
L’anfiteatro è stato utilizzato per gare di gladiatori e altri spettacoli pubblici, come cacce di animali e spettacoli teatrali. Si impiegava anche per le esecuzioni pubbliche e per le battaglie navali, che venivano inscenate allagando l’arena con acqua.
L’Anfiteatro di Siracusa, abbandonato nel VI secolo d.C., cadde in rovina nei secoli successivi. Riscoperto dopo degli scavi archeologici eseguiti nel 1839, a seguire il governo italiano lanciò un progetto di restauro per preservare l’anfiteatro per le generazioni future. Oggi l’anfiteatro è una popolare attrazione turistica e una testimonianza delle capacità ingegneristiche e architettoniche degli antichi romani.
I visitatori dell’Anfiteatro di Siracusa possono esplorare la vasta arena, i cunicoli sotterranei e le celle dove venivano tenuti gladiatori e animali, e le aree salotto dove un tempo gli spettatori assistevano allo svolgersi degli eventi. Il sito presenta anche mostre e display che forniscono informazioni sulla storia dell’anfiteatro e dell’antico impero romano.
Chiudamo questa carrellata degli anfiteatri romani più importanti d’Italia con quello che si trova nel capoluogo lombardo. Purtroppo, dell’Anfiteatro (o Arena) di Milano resta ben poco, ed è difficile osservarne i resti essendo situato tra le moderne vie De Amicis, Conca del Naviglio e Arena, dentro il parco archeologico dell’Antiquarium di Milano. Ed è un peccato, essendo il terzo anfiteatro più grande dell’Impero romano in Italia dopo il Colosseo e quello di Santa Maria Capua Vetere.
Costruito durante l’Impero Romano nel I secolo d.C., è di forma ellittica (con lati pari a 155 metri e 125 metri) e poteva ospitare fino a 20.000 spettatori.
L’anfiteatro venne utilizzato per una varietà di spettacoli pubblici durante il periodo romano, oltre che per spettacoli teatrali. I giochi erano popolari tra i milanesi e l’anfiteatro era una parte importante della vita sociale e culturale della città.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, l’Anfiteatro di Milano cadde in rovina e conseguentemente dimenticato. Nel Medioevo il sito fu utilizzato come cava di materiali da costruzione e molte delle sue pietre furono utilizzate per costruire edifici vicini, tra cui il famoso Duomo di Milano.
Oggi dell’Anfiteatro di Milano rimane come detto solo una piccola parte, compresi alcuni tratti delle mura perimetrali e alcuni cunicoli sotterranei che servivano per il trasporto di gladiatori e animali nell’arena. Il sito (di cui è prevista una grossa riqualificazione) è aperto ai visitatori che desiderano esplorare le antiche rovine e conoscere meglio la ricca storia di Milano.
I visitatori dell’Anfiteatro di Milano possono attraversare gli archi e le gallerie rimanenti, immaginando come sarebbe stato assistere a una gara di gladiatori o a una caccia d’animali nell’arena. Il sito è uno scorcio affascinante dell’antico passato di Milano e una testimonianza dell’eredità duratura dell’Impero Romano.
La lista appena riportata, purtroppo, non rende giustizia a tutti quegli anfiteatri che per importanza, dimensioni o stato di conservazione non rientrano nell’elite del genere. A seguire, dunque, una breve lista di anfiteatri minori, ma assolutamente degni di nota, che si trovano nel nostro paese:
Abbandoniamo i confini dell’Italia, spostandoci ora fra centro ed Est Europa e Nord Africa. Come noto, infatti, l’Impero romano nel periodo di massima espansione si estendeva dalla penisola iberica fino all’antica Babilonia, spingendosi a Nord fino alla Britannia e a Sud fino all’Egitto.
Va da sé, quindi, che in molte di queste aree siano presenti resti, più o meno ben conservati, di anfiteatri romani. Scopriamo dunque i luoghi dove trovare le strutture più affascinanti e suggestive, magari da prendere come spunto, perché no, per un bel viaggio!
Iniziamo questo tour internazionale dall’Albania e dalla città costiera di Durazzo. Qui si trova l’omonimo Anfiteatro, noto anche come Anfiteatro di Durrës, costruito durante il II secolo d.C. L’opera risulta piuttosto estesa (con una larghezza misurabile di oltre 113 metri) e si ritiene che fosse in grado di ospitare fino a 20.000 spettatori.
L’Anfiteatro di Durazzo era utilizzato non solo per gare di gladiatori, cacce di animali e altri tipi di intrattenimento pubblico, ma anche per le esecuzioni pubbliche, che erano una forma popolare d’intrattenimento nell’antica Roma. La struttura fu in uso per diversi secoli, ma cadde in disuso dopo il declino dell’Impero Romano.
L’anfiteatro, che si trova parzialmente integro in una zona verde a parzialmente edificata, è stato riscoperto nel XX secolo e ha subìto un periodo di restauro negli anni ’60 e ’70. Oggi è uno dei siti archeologici più importanti dell’Albania ed è una popolare attrazione turistica. I visitatori del sito possono vedere i resti dell’area salotto, dell’arena e di altre parti del complesso dell’anfiteatro.
Restiamo nell’area balcanica dell’Europa per scoprire un vero gioiello fra gli anfiteatri romani, l’Arena di Pola in Croazia. Detta anche Anfiteatro di Pola, è una struttura risalente all’Impero romano ben conservata situata nella punta dell’Istria croata. La sua costruzione risale al I secolo d.C., durante il regno dell’imperatore Vespasiano, ed è una delle sei più grandi arene romane sopravvissute al mondo (andandosi a sommare ai già citati Colosseo e Arena di Verona).
Poteva contenere fino a 23.000 spettatori, rendendolo uno dei più grandi anfiteatri dell’Impero Romano. La struttura dell’Anfiteatro di Pola è realizzata in pietra calcarea e presenta due livelli di arcate e una serie di cunicoli e camere. L’arena stessa misura 132.5 metri di lunghezza per 105 metri di larghezza, con un’altezza di oltre 30 metri, ed era originariamente ricoperta da un pavimento in legno che poteva essere rimosso per rivelare le camere sotterranee e le gallerie.
L’anfiteatro rimase in uso per tutto il periodo romano e successivamente fu utilizzato come sede di giostre e tornei medievali. Nel XIX secolo subì ampi lavori di ristrutturazione e fu trasformato in sede di concerti, spettacoli d’opera e altri eventi culturali.
Oggi l’Anfiteatro di Pola è una popolare attrazione turistica ed è considerato uno degli anfiteatri romani più affascinanti al mondo. I visitatori possono esplorare le camere e i tunnel sotterranei, nonché salire in cima all’anfiteatro per una vista panoramica di Pola e della zona circostante.
Spostiamoci nella vecchia provincia romana della Gallia, oggi identificabile con la Francia. Qui si trova la splendida Arena di Arles, nell’omonima città situata nella regione della Provenza, nella Francia meridionale. Anche questo costruito nel I secolo d.C., durante il regno dell’imperatore romano Augusto, venne utilizzato principalmente per gare di gladiatori ed altri spettacoli pubblici.
Questo anfiteatro, facendo compagnia alle “nostre” Arena di Verona e Colosseo ed all’Arena di Pola poco fa descritta, è una delle arene romane meglio conservate al mondo. Presenta forma ellittica e capienza fino a 20.000 spettatori. Misura circa 136 metri di lunghezza e 109 metri di larghezza, con un’altezza di circa 21 metri.
L’esterno dell’anfiteatro è realizzato in blocchi di calcare locale, mentre l’interno è un complesso sistema di archi e volte che sorreggono le gradinate. I posti a sedere sono divisi in quattro livelli, con i due livelli inferiori riservati alle persone più importanti della società, come l’imperatore e altri funzionari di alto rango.
Il pavimento dell’arena era originariamente ricoperto di sabbia, che assorbiva il sangue dei gladiatori e degli animali durante gli spettacoli. Il pavimento è stato utilizzato anche per la messa in scena di altri eventi, come corse di bighe e cacce di animali.
Oggi l’Anfiteatro di Arles è una rinomata meta turistica ed è utilizzato per eventi culturali come concerti, corride e spettacoli teatrali. È anche un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO, riconosciuto per il suo significato storico e culturale.
L’Arena di di Arles non è il solo anfiteatro romano ottimamente conservato in Francia, vista la presenza dell’Arena di Nîmes, città dell’Occitania (Sud-Est del paese). Questo anfiteatro romano risale al I secolo d.C., intorno al 70 d.C., e veniva utilizzato per gare di gladiatori e altri spettacoli pubblici. È uno degli esempi meglio conservati di anfiteatro romano ed è considerato una delle strutture antiche più imponenti e importanti di Francia.
L’Anfiteatro romano di Nîmes è di forma ovale, con una lunghezza di 133 metri, una larghezza di 101 metri ed un’altezza di 21 metri. Dispone di 34 file di posti a sedere, che possono contenere fino a 24.000 spettatori. Questi sono divisi in quattro sezioni, quelle inferiori riservate alle persone ricche e importanti, quelle sezioni superiori per la gente comune.
L’anfiteatro, come quello di Arles, è realizzato in pietra calcarea locale ed è stato costruito per essere durevole e robusto. È stato inoltre progettato per essere molto funzionale, con un complesso sistema di corridoi e rampe che consentivano un rapido accesso e un facile spostamento di persone e animali.
Oggi l’Anfiteatro di Nîmes si utilizza per eventi e concerti e rappresentazioni varie. È anche una popolare attrazione turistica e i visitatori possono esplorarlo e conoscerne la storia e il significato. L’anfiteatro romano fa parte di un più ampio quartiere storico di Nîmes, che comprende altre importanti strutture romane come la Maison Carrée e il Tempio di Diana.
Chi pensa che gli anfiteatri romani si trovino solo in Europa si sbaglia di grosso! In Nord Africa, infatti, è possibile trovare bellissimi e magniloquenti esempi di queste opere. Uno di questi è l’Anfiteatro di Leptis Magna, in Libia. Leptis Magna è un’antica città fenicia prima e romana poi, situata a circa 130 chilometri a Sud-Est di Tripoli. Questa città è famosa per le sue rovine eccezionalmente ben conservate, una delle più impressionanti delle quali è proprio l’anfiteatro romano.
L’Anfiteatro di Leptis Magna risale al II secolo d.C. ed è uno dei più grandi anfiteatri romani sopravvissuti in Afirca. Era in grado di ospitare fino a 16.000 spettatori ed era utilizzato per una varietà di eventi, tra cui gare di gladiatori, cacce di animali e spettacoli teatrali. La struttura presenta forma ellittica, con un asse maggiore di 96 metri ed un asse minore di 83 metri, costruito in pietra calcarea ed è alto circa 30 metri. L’area salotto è divisa in tre livelli, col livello inferiore riservato (come usualmente si verificava al tempo) agli spettatori più importanti.
Una delle caratteristiche più notevoli dell’Anfiteatro di Leptis Magna sono i suoi passaggi sotterranei e le sue camere. Questi erano usati per ospitare gli animali e i gladiatori prima che entrassero nell’arena, e servivano anche come depositi per oggetti di scena e attrezzature. Le camere sotterranee erano collegate all’arena da una serie di botole, che consentivano entrate e uscite spettacolari.
Quest’opera, al pari delle altre già descritte, risulta essere una popolare attrazione turistica e i visitatori possono esplorarne la porzione superficiale ed i passaggi sotterranei. Senza contare la possibilità di vedere il mare una volta saliti sul livello più alto delle gradinate, per un’esperienza incredibile!
Anche la penisola iberica ha subìto l’influenza e la dominazione dell’Impero romano; vicino all’attuale Siviglia si trova infatti l’Anfiteatro di Italica. Noto anche come Anfiteatro di Santiponce, risale al I secolo d.C. ed è uno dei più antichi e grandi anfiteatri del mondo romano. La scelta di realizzare un anfiteatro romano in questa città si attribuisce con molta probabilità a Traiano o ad Adriano, imperatori nati entrambi ad Italica.
Potendo ospitare fino a 25.000 spettatori, era uno dei più grandi luoghi di intrattenimento dell’Impero romano. L’anfiteatro, costruito utilizzando materiali locali come mattoni e pietra, misura circa 160 metri di lunghezza per 130 metri di larghezza. L’arena centrale misura 70 metri di lunghezza per 40 metri di larghezza e si presenta con un complesso sistema di tunnel e camere dove venivano tenuti gli animali, i gladiatori e gli oggetti di scena prima di essere portati fuori per gli spettacoli. Questo anfiteatro aveva dimensioni così importanti da permettere (insieme a pochi altri al mondo) di realizzarvi anch evere e proprie battaglie navali!
Nel III secolo d.C. l’Anfiteatro Italico fu parzialmente distrutto da un terremoto e successivamente abbandonato. Le sue rovine furono riscoperte alla fine del XVIII secolo e da allora sono state parzialmente restaurate e aperte al pubblico come attrazione turistica.
Chiudiamo questo lungo ed affascinante viaggio alla scoperta degli anfiteatri romani più belli del mondo con una vera e propria perla. Stiamo parlando di quello che, senza alcun dubbio, è l’anfiteatro romano extraeuropeo più meraviglioso e grande che ci sia: l’Anfiteatro di El Jem, in Tunisia. Costruito relativamente tardi rispetto alla gran parte degli altri anfiteatri romani (nel III secolo d.C.), è uno dei più grandi del mondo, con una capienza fino a 35.000 persone. Solamente il Colosseo e l’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere sono più grandi.
L’anfiteatro fu costruito durante il regno del proconsole ed imperatore (per pochissimo tempo) Gordiano III ed impiegato per gare di gladiatori e corse dei carri. È uno degli anfiteatri romani meglio conservati al mondo ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sebbene alcuni storici pensano che probabilmente sia rimasto incompiuto.
La struttura dell’anfiteatro consta di tre livelli di posti a sedere e da una serie di camere e passaggi sotterranei dove venivano custoditi i gladiatori e gli animali feroci prima delle gare. L’arena stessa è circondata da un alto muro e una serie di archi e colonne costituiscono la facciata dell’anfiteatro.
Nonostante le sue dimensioni impressionanti e il significato storico, l’anfiteatro romano fu in gran parte abbandonato e cadde in rovina dopo la caduta dell’Impero Romano. Successivamente varie dinastie musulmane lo impiegarono come fortezza e nel XVII secolo i turchi ottomani lo usarono come cava per costruire strutture vicine.
La lista è ancora molto lunga, sintomo del’incredibile espansione geografica dell’Impero romano. Se siete appassionati di viaggi e di storia antica, avete dunque l’imbarazzo della scelta per le vostre prossime avventure intorno al mondo!